Come si calcola la velocità di un arco, ovvero quanto velocemente è in grado di far viaggiare una freccia? Cos’è lo standard IBO? Vediamo alcune nozioni di base per comprendere meglio il funzionamento di un arco e poterlo scegliere con maggiore accuratezza, facendo attenzione alle false rilevazioni (vere solo in certe particolari condizioni) che le case produttrici spesso propongono.
Per tutti gli appassionati di tiro con l’arco ancora non molto esperti del funzionamento dell’attrezzo sarà utile comprendere alcune nozioni base sulla cosiddetta velocità di un arco. Con questo termine si intende la velocità con cui è in grado di far volare la freccia. Chiariamo subito che si possono confrontare solo archi dello stesso allungo e della stessa potenza, poiché va da sé che un arco con maggior allungo e libbraggio farà volare le frecce più velocemente di uno più piccolo e meno potente. Questo perché i tre componenti principali della formula che permette di calcolare la velocità della freccia sono la potenza dell’arco (il libbraggio), l’allungo e il peso della freccia. Si badi bene: stiamo parlando delle componenti principali che influiscono sulla velocità, non delle uniche.
La soglia dei 300 fps di velocità è oggi un punto di riferimento per la valutazione della velocità di un arco, e non è insolito che le case produttrici si prodighino per proporre archi con velocità superiore, poiché questo è spesso visto come sintomo di qualità. Si è detto che per riuscire a comprendere quanto un arco sia effettivamente veloce occorre compararlo su parametri che siano fissi, e questo viene spesso fatto attraverso lo standard IBO: molto semplicemente, lo standard IBO stabilisce che i test effettuati dai costruttori siano fatti su archi da 70 lbs, con 30” di allungo e che utilizzino frecce da 350 grani. Ma non esiste un ente indipendente che controlla le misurazioni: quello che viene proposto dalle aziende produttrici è il risultato dei test svolti dalle stesse, ed ecco perché talvolta le rilevazioni possono essere non del tutto affidabili. In genere i valori proposti sono sempre gonfiati di un 10 o 20 fps.
Perché, naturalmente, se si utilizzano archi denudati fino all’inverosimile e “rimaneggiati” per l’occasione del test (a chi importa in un test di velocità se la precisione ne risente?) si possono rivendicare velocità di un arco superiori al reale. Quindi attenzione: non affidatevi a occhi chiusi nell’acquisto di un arco alla rilevazione della sua velocità, ma analizzatene bene le componenti e informatevi da chi già lo possiede.
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