Ci sono armi che in alcuni periodi storici sono divenute leggenda sia per l’utilizzo in visione positiva che in visione negativa; una delle icone del ventesimo secolo in fatto di armi, famosa nel mondo anche grazie al cinema, è la pistola mitragliatrice UZI di fabbricazione israeliana. Quest’arma è stata utilizzata negli anni da eserciti, forze di polizia, forze speciali ed agenzie di intelligence di molti Paesi del mondo ma allo stesso modo è stata largamente utilizzata da terroristi di ogni fazione e da bande criminali di vario genere.
Il primo modello del fucile mitragliatore UZI SMG (Sub Machine Gun) fu ideato quasi alla fine degli anni ’40 dal progettista israeliano nonché ufficiale dell’esercito israeliano Uziel Gal, da cui prende il nome, e fu prodotta successivamente dalla fabbrica d’armi israeliana IMI (Israel Military Industries).
I primi esemplari di UZI fecero la loro comparsa all’inizio degli anni ‘50 per i test operativi; nel 1956, durante le operazioni militari in Sinai, l’arma si dimostrò all’altezza del compito e molto affidabile anche in situazioni critiche di battaglia nel deserto. L’UZI si distingueva dalle altre armi simili per la grande maneggevolezza, dovuta alle sue ridotte dimensioni e peso; le stesse caratteristiche però allo stesso tempo ne rendevano molto impegnativo il brandeggio poiché, come quasi tutte le armi automatiche con sistema di sparo a massa battente, aveva una spiccata tendenza a rilevare in alto soprattutto durante il tiro a raffica che non sembrava però comprometterne l’accuratezza nel tiro. Uno dei difetti di quest’arma però era da riscontrare nella ridotta capienza del caricatore in confronto all’alta cadenza di fuoco.
Nel 1960 il calciolo in legno fu sostituito da un calcio pieghevole fatto in metallo che aumentò la maneggevolezza di quest’arma soprattutto durante il trasporto facendone già intuire il futuro ruolo di pistola mitragliatrice; notato a livello internazionale destò l’interesse anche di altri Paesi e la IMI concesse la licenza di produzione dell’arma alla fabbrica d’armi belga Fabrique Nationale de Herstal.
L’UZI viene realizzato con parti in lamiera stampata assemblate tra loro abbattendo i costi di produzione di ogni singola unità. L’arma non è composta da molte parti e si smonta facilmente pertanto risultano molto facili manutenzione e riparazione; i vuoti della lamiera e l’otturatore chiuso in posizione di riposo fanno in modo di evitare che l’arma venga contaminata da sporcizia, sabbia, fango od altro in condizioni di utilizzo estreme.
Il caricatore trova alloggiamento nell’impugnatura a pistola dell’UZI consentendo così un facile caricamento anche in condizioni estreme o al buio secondo il principio “mano trova mano”. Il caricatore risulta più lungo dell’impugnatura pertanto potrebbe dare problemi durante il tiro in posizione distesa al suolo. Quasi tutte le versioni di UZI camerano cartucce calibro 9x19mm Parabellum con caricatori da 20, 25, 32, 40, e 50 colpi ma l’arma viene prodotta anche in altri calibri.
Dal primo UZI la IMI ha sviluppato alcune versioni spesso volte a ridurne le dimensioni. La prima versione fu la Mini UZI, prodotta nel 1980: di dimensioni ridotte rispetto alla versione standard e dotata di un calcio pieghevole migliorato. Dieci anni dopo, nel 1990 la IMI sviluppa una versione ancora più piccola dell’arma, la UZI Micro: questa versione ha dimensioni ancora più ridotte rispetto alla versione Mini UZI e mantiene lo stesso funzionamento di pistola mitragliatrice. La versione UZI Pistol, praticamente una Micro UZI semi-automatica e priva del calcio pieghevole, sviluppata soprattutto per divenire una Personal Defense Weapon (PDW).
Infine, a dimostrazione che l’UZI è ancora oggi oggetto di ammodernamento, la ditta israeliana IWI nel 2010 ha sviluppato una versione migliorata della Micro UZI denominata Uzi-Pro. Questa nuova versione è realizzata in metallo e tecnopolimeri che ne riducono notevolmente il peso; quest’ultima versione è caratterizzata dall’impugnatura con paramano invece del ponticello del grilletto, inoltre l’arma comprende tre slitte Picatinny, due laterali alla canna e una superiore, per il montaggio di ottiche ed accessori di vario genere. Per lasciare spazio alla slitta superiore la leva d’armamento è stata spostata lateralmente.
Oltre ad essersi dimostrata un ottima arma da guerra equipaggiando gli ufficiali, le truppe d’artiglieria e la fanteria leggera d’assalto, l’UZI soprattutto nelle versioni Mini e Micro, è divenuta una delle armi preferite dalle Forze Speciali e dai Servizi di sicurezza di molte Nazioni; anche gli uomini di scorta al presidente degli Stati Uniti d’America Ronald Regan erano armati con Mini UZI.
Maurizio 13 Febbraio 2023 il 17:24
Buongiorno l uzi smg è importato in Italia o è solo militare