L’Italia, quando vuole, è la prima a recepire le direttive europee, come la 853/2017, che rende più facile il possesso di armi. Da noi, la nuova norma, che modifica la vecchia risalente al 1991, è entrata in vigore il 14 settembre scorso.
La nuova direttiva
Grazi alla nuova normativa, sarà più semplice acquistare un’arma, anche di tipo militare. Parliamo di fucili d’assalto, come il Kalashikov o l’Ar15. La nuova normativa porta a 12 le armi sportive che si possono possedere, ovvero ne raddoppia il numero. Anche i proiettili consentiti vengono portati a 20, da 15, per quel che riguarda le armi corte, mentre per le armi lunghe, i caricatori potranno contenere fino a 10 proiettili. Diminuita invece di un anno la durata della licenza (ora 5 anni).
Ci sarà una burocrazia più snella grazie alla possibilità di comunicare via e-mail per la denuncia di possesso. Abolito anche l’obbligo di iscrizione alla relativa Federazione del Coni, mentre saranno accettate le iscrizioni ad altre associazioni sportive, che possono rilasciare il certificato di tiratore sportivo.
Infine, decade anche l’obbligo di avviso agli abitanti della proprio casa (famigliari o conviventi) del possesso dell’arma. Ad accelerare l’iter per l’approvazione della direttiva è stato Matteo Salvini in persona, da sempre favorevole alla legittima difesa, come tutta la Lega.