Per imparare la tecnica del tiro con l’arco è importante curare tutti i singoli movimenti. Vediamo quindi come incoccare correttamente la freccia nella fase che precede la trazione della corda.
Come è noto, le parti principali che compongono una freccia sono la punta o cuspide, l’asta o fusto, la cocca e l’impennaggio che serve a stabilizzarne il volo. La cocca, posta sul retro della freccia, è la parte predisposta per essere agganciata alla corda. L’aggancio della cocca alla corda va effettuato posizionando per primi il dito medio e l’anulare, mentre il dito indice viene lasciato per ultimo. La corda va posizionata tra la seconda e la terza falange delle dita. Le dita a contatto della corda sono tre, una sopra e due sotto: la cocca della freccia va agganciata alla corda tra il dito medio e il dito indice.
Come detto, le dita a contatto della corda sono tre: difatti, mignolo e pollice restano staccati ed è molto importante che questi non vengano contratti o addirittura spinti a formare una sorta di pugno durante il tiraggio della corda. Ciò provocherebbe gravi squilibri e imperfezioni nel movimento di rilascio, impedendo un tiro pulito. Quando si incocca la freccia va quindi evitato di contrarre le dita libere (pollice e mignolo) a pugno: tale errore viene definito, in gergo, campanella.
Quindi dopo aver incoccato con tre dita sulla corda e la cocca agganciata alla corda tra il medio e l’indice, occorre fare attenzione alla posizione delle altre dita, che devono restare relativamente rilassate e lontane dalla corda. Il consiglio che viene dato a chi è agli inizi è molto spesso quello di congiungere pollice e mignolo (le dita libere) in modo da formare un anello. In tal modo si eviterà di incappare in impurità legate all’inesperienza nella posizione della mano durante la fase di incocco.
Photo Credits | midnightcomm su Flickr