Alle armi cittadini, francesi chiamati come riservisti

Alle armi cittadini, francesi chiamati come riservisti

Dopo la strage di Nizza rivendicata dall’Isis, compiuta dal killer di origini tunisine Mohamed Lahouaiej Bohulel, costata la vita a 84 persone, la Francia in stato di emergenza prolungato, chiama i cittadini alle armi come riservisti per rafforzare i ranghi della polizia e gendarmeria, contribuire alla sicurezza nazionale, intervenire in caso di emergenza, una volta addestrati. Figure a metà tra soldati e cittadini, chi sono i riservisti? Come nascono in Francia? Come sono nominati? Che ruolo svolgono? Andiamo a scoprirlo.

 

 

DroneDefender, il fucile che abbatte i droni (VIDEO)

DroneDefender, il fucile che abbatte i droni (VIDEO)

Per la prima volta a Parigi nel corso delle celebrazioni del 14 luglio, reparti speciali erano muniti di nuove armi antidrone in caso di attacchi terroristici dal cielo. A Nizza, dove purtroppo non hanno funzionato normali misure di sicurezza, non sarebbero comunque serviti. Quel che è certo è che negli ultimi tempi sempre più compagnie stanno lavorando sui droni utilizzati sia in ambito militare che civile, e l’esercito americano che se ne avvale, sta studiando modi di distruggere apparecchi nemici senza provocare danni ai civili. L’appaltatore del governo Usa, Battelle, ha realizzato DroneDefender, un fucile a spalla basato su raggi ultravioletti e onde radio. Il funzionamento è spiegato nel video realizzato dalla stessa società.

 

 

Isis, soldatesse italiane addestrano colleghe curde

Isis, soldatesse italiane addestrano colleghe curde

Nell’ambito dell’operazione Prima Parthica, soldatesse italiane addestrano altre donne, le soldatesse Zeravani componenti delle forze di sicurezza curde impegnate contro l’Isis. Un corso di quattro settimane con l’obiettivo di formare le colleghe curde in modo che il loro futuro lavoro di addette alla sicurezza presso ambasciate, consolati ed edifici governativi possa contare su una preparazione adeguata.

 

Isis, soldatesse italiane addestrano colleghe curde

 

 

Armi, il mercato nero fiorisce su Facebook

Kalashnikov, armi anticarro, mitragliatrici, lanciagranate, razzi e missili: sul social network Facebook c’è un fiorente mercato nero di armi. E questo malgrado la politica scelta dall’azienda di Mark Zuckerberg che da gennaio, dopo le pressioni dell’amministrazione Obama e dei procuratori generali degli Usa, a seguito delle stragi di Parigi e di San Bernardino, ha vietato la vendita di armi tra privati. Lo rivela uno studio della Small Arms Survay, organizzazione che monitora la vendita di armi nel mondo.

 

Due kalashnikov

Guerra chimica: metodi e pericolosità

Riguardo l’uso militare di armi chimiche, abbiamo già visto come sia facile all’atto pratico usarle e diffondere in breve tempo un gran terrore in intere zone. Unico inconveniente tecnico: le condizioni

Un tiratore scelto del NOCS della Polizia di Stato imbraccia un fucile HK PSG1A1

PSG1, dalla Heckler&Koch il fucile di precisione per Forze Speciali

Il fucile di precisione PSG1 per snipersIl PSG1 (Präzisions Schützen Gewehr- fucile di precisione per tiratore), è un fucile di precisione semi-automatico prodotto dalla casa d’armi tedesca Heckler & Koch. Le origini dello sviluppo di questo fucile risalgono alle Olimpiadi del 1972 in risposta all’attentato terroristico che provocò il cosiddetto “massacro di Monaco” proprio in quella occasione; la polizia tedesca non fu in grado di impegnare i terroristi con sufficiente rapidità in modo da impedirgli di uccidere gli ostaggi. Così la H&K fu incaricata di creare un nuovo fucile semiautomatico per uso militare e di polizia che fosse dotato di una elevata precisione e di un caricatore di grande capacità.

Soldato Italiano equipaggiato con ARX160 del progetto Soldato Futuro

Progetto Soldato Furturo, l’esercito di domani

Forze Armate ItalianeCon il mutare dello scenario mondiale soldati e uomini delle Forze dell’Ordine si trovano a combattere contro nemici sempre più al passo con la tecnologia ed in territori sempre più ostili; la soluzione è trovarsi un passo avanti rispetto al nemico con equipaggiamento e preparazione adeguata o addirittura due passi avanti; a tal proposito l’Esercito Italiano già da qualche anno sta mettendo a punto il progetto “Soldato futuro”.

L’Esercito sta infatti studiando nuove tecnologie in fatto di armi e sistemi integrati per rendere i moderni soldati capaci di affrontare qualsiasi tipo di situazione in qualsiasi teatro operativo in considerazione della sempre crescente minaccia terroristica. Quindi l’obiettivo del progetto è accrescere le capacità operative del soldato dell’Esercito, il fante, in modo che possa rispondere ad ogni tipo di minaccia. Questo può essere possibile aumentando l’efficienza operativa dei fanti esaltando ed integrando alcune delle peculiarità fondamentali che gli sono proprie: tasso di letalità, capacità di sopravvivenza, Comando e Controllo, autonomia e grado di mobilità.