La Colt che seguì alla storica e celebre Navy 1851, prodotta dal 1961 e ancora molto apprezzata dagli appassionati, si può trovare in parecchie versioni che differiscono nell’estetica e nei dettagli formali del revolver. Abbiamo infatti visto come il modello Colt Navy 1861 abbia subito in pochi anni molte trasformazioni, in realtà solo formali, e come questa strategia industriale corrispondeva, già nel 1800, a quella utilizzata nel mercato moderno dell’informatica e della telefonia, con quel modo di programmare i desideri e le tendenze di acquisto che viene oggi detta dagli esperti di marketing e dagli psichiatri e sociologi del nostro tempo “obsolescenza pianificata”.
samuel colt
Guerra di Secessione: confronto tra Colt, Remington, Adams
Durante la Guerra di Secessione le armi più utilizzate negli Stati Uniti furono, oltre alla Colt Navy 1851, di cui abbiamo già esaminato sia i pregi che i difetti, la Colt Army 1860 ma anche le rivoltelle Remington e Adams. Queste ultime due erano probabilmente inferiori alle due colt per gli aspetti tecnici, ma secondo alcuni erano preferibili e più comode all’uso, in quanto il loro telaio era del tipo chiuso, il che garantiva maggiore robustezza all’arma, che di conseguenza poteva esser prodotta in calibro maggiore. Le Remington infatti erano di calibro .44, e le Adams venivano prodotte addirittura nei calibri .50 e .54, oltre che .44. Dunque la carica esplosiva, che come abbiamo visto nel caso della Navy era di portata non eccessiva, era maggiore in questi modelli concorrenti delle pistole della fabbrica Colt.
La Colt si espande: 1851, la sede di Londra
Quando la fabbrica d’armi di Samuel Colt si espanse in Europa con l’apertura di una nuova sede londinese sulle rive del Tamigi, in zona Plimco, lo dovette al modello Colt Navy 1851, pistola di medie dimensioni che spopolò non appena fu immessa sul mercato statunitense, diventando l’arma principe della Guerra di Secessione ed anche della conquista dell’intero Far West, utilizzata durante gli scontri con i nativi americani e poi, naturalmente, vista e rivista sulle pellicole cinematografiche inneggianti a quel periodo.
Colt Navy 1851: i moderni rifacimenti
Attualmente modelli di pistola che si ispirano alla Navy 1851 sono prodotti in gran numero da molte diverse case d’armi, soprattutto italiane. Dato interessante è anche il fatto che tali produzioni italiane vengono esportate soprattutto negli Stati Uniti, dove la Navy non è mai tramontata a livello di popolarità. Non è dunque difficile trovare sul mercato una infinità di modelli ispirati alla beneamata Navy. Ovviamente la polvere nera da sparo è stata eliminata dall’uso di questi modelli, e sostituita con la moderna polvere da sparo senza fumo, considerata però abbastanza nociva. Senza dubbio i modelli ispirati alla Navy, anche i più moderni, sono per amatori.
Colt Navy 1851: dopo i pregi, ecco i difetti
Ancora sulla Colt Navy 1851, modello principe tra le armi usate durante la Guerra di Secessione degli Stati Uniti, antagonista dell’altra grande Colt, la 1860 Army, e questa volta per analizzarne i difetti. Già, perché dei pregi della Navy abbiamo già parlato, ma in ogni grande arma bisogna trovare difetti per conoscerla appieno. Se un pregio formidabile era la praticità di manutenzione e la facilità di smontaggio, infatti, ecco che il primo difetto che viene fuori è invece causato dalla struttura a telaio aperto di questa pistola.
Colt Navy 1851: pregi della pistola della Guerra di Secessione
La Colt Navy 1851, pistola di casa Colt, fu una delle armi più usate durante la Guerra di Secessione americana, è rimasta, come sappiamo, molto popolare tra gli appassionati di armi storiche. Vediamo di analizzarne più da vicino i pregi ed i difetti caratteristici. Da notare, le munizioni: come nel caso della Colt Army 1860, si tratta di pallottole che potevano essere sia sferiche che ogivali. Particolari, queste ultime: di forma quasi conica, piuttosto appuntita. Il materiale era comunque il piombo, secondo l’uso del tempo, e dovevano esser ben premute nel tamburo, incastrate nell’alloggiamento creato con la polvere da sparo nera, precedentemente inserita.
Colt Navy 1851: star della Guerra di Secessione
La Colt Navy 1851 è una pistola di calibro .36 ad avancarica del tamburo. Come si deduce facilmente dal suo nome, fu lanciata sul mercato d’armi degli Stati Uniti negli anni ‘50, e come il modello Colt 1860 Army ebbe gran diffusione in occasione della guerra civile americana, come arma d’ordinanza dell’esercito e della marina militare. Fu progettata mentre il “patron” di casa Colt era ancora in vita: si tratta di uno dei gioiellini di cui Samuel Colt poté essere maggiormente orgoglioso.
Colt Navy 1851, dal Far West all’Europa
La Colt Navy 1851 resta sempre uno dei modelli più interessanti tra quelli che portano il marchio di fabbrica di casa Colt. Giunse al momento adatto sul mercato, dopo che erano state lanciate sia la Colt Dragoon che la Colt Pockett, che, come suggeriscono i nomi stessi, erano l’una molto grande ed ingombrante, l’altra praticamente tascabile. La Navy giungeva a fare da via di mezzo, e diventò subito molto popolare sia come pistola d’ordinanza dell’esercito e della marina degli Stati Uniti, che come arma di uso privato. Per il resto, il modello era perfino abbastanza simile agli altri due.
Samuel Colt: dal Far West alla storia internazionale delle armi
Samuel Colt, inventore della rivoltella, nacque ad Hartford il 19 luglio 1814 e vi morì, ancora giovane, il 10 gennaio 1862. Tutti gli appassionati di pistole, e di armi in genere, lo ricordano come un mito. Anche coloro che non annoverano le celeberrime Colt tra le loro armi preferite. Si sa, ogni collezionista o studioso di armi ha i suoi miti personali, ma la Colt e colui che la progettò hanno sempre un posto d’onore riservato nella cultura personale dei cultori del genere. Imprenditore statunitense, fondò la sua impresa, la fabbrica di Colt, sulle rive del fiume Connecticut.