Armi chimiche: classificazioni della Convenzione Onu

Abbiamo parlato già della pericolosità delle armi chimiche di tipo moderno, e della storia delle armi chimiche più antiche. Più insidiosi delle armi nucleari, quelle  chimiche e batteriologiche non hanno necessariamente bisogno di una deflagrazione per distruggere. Una delle più conosciute è l’antrace, che non è propriamente un’arma chimica ma piuttosto un’arma biologica. In questo caso alcuni microorganismi (la tossina botulinica, la ricina e la saxitossina) producono in modo naturale sostanze nocive. Anche se scientificamente l’antrace è catalogata tra le armi biologiche, politicamente rientra tra quelle chimiche, e fa parte di una lista nera che rientra nella Convenzione internazionale sulle armi chimiche del 1993.

Armi chimiche nella storia: dal Medioevo e ancor prima

Le armi chimiche non sono, come oggi potremmo tendere a pensare, dispositivi militari di tipo esclusivamente moderno. Già nel Medioevo si usavano comunemente sottoforma di frecce avvelenate, molto in voga per quanto riguarda l’equipaggiamento della fanteria e non solo. Ancor prima, però, abbiamo anche degli esempi più sofisticati di arma di tipo chimico: durante la tarda età della pietra (dall’XI sec. a.C.), in Sudafrica c’erano delle popolazioni guerriere chiamate normalmente San. Ebbene, i San erano un passo avanti per quanto riguarda la guerra chimica.

Maschera Nbc: manutenzione anti aggressivi chimici

Abbiamo visto come la maschera Nbc sia in dotazione presso tutti i moderni eserciti (dotazione individuale), in ragione dell’aumento della pericolosità dell’uso di armi chimiche a scopo militare. La parte fondamentale della maschera Nbc è il filtro, sempre amovibile, che va avvitato al resto della maschera non troppe ore prima dell’uso, in quanto contiene sostanze basiche che fanno da barriera contro eventuali aggressivi chimici di tipo acido che dovessero trovarsi nell’ambiente che si attraverserà. Vediamo cosa rende specifica la manutenzione di questa parte importante dell’attrezzatura.

Maschera anti Nbc: guerra chimica e difesa

Abbiamo visto spesso ai giorni nostri, ma anche in foto d’epoca, militari impiegati in guerre chimiche, ovvero conflitti dove c’era il rischio di essere attaccati tramite aggressivi chimici. Soprattutto la classica maschera anti Nbc ci segnala subito che siamo in presenza di operazioni svolte in queste condizioni. Ma vediamo quali sono le dotazioni classiche anti arma chimica di cui sono muniti i militari della maggior parte degli eserciti moderni. Partiamo con il dire che ci sono delle dotazioni di truppa a vari livelli e delle dotazioni individuali, di cui è fornito ogni singolo soldato.

Guerra chimica: metodi e pericolosità

Riguardo l’uso militare di armi chimiche, abbiamo già visto come sia facile all’atto pratico usarle e diffondere in breve tempo un gran terrore in intere zone. Unico inconveniente tecnico: le condizioni

Armi chimiche, dalla Prima Guerra mondiale al Vietnam

Le armi chimiche sono un mezzo offensivo militare in espansione, del quale vengono immesse sempre nuove versioni sul mercato delle armi, e sempre nuove ricerche scientifiche vengono avviate per studiare e mettere a punto dispositivi bellici di questo tipo. Fanno parte di questa categoria di armi anche i mezzi chimici atti ad influire sull’ambiente di un territorio, e dunque ad influire in un modo o nell’altro sulle condizioni di vita della nazione. Sono detti “aggressivi chimici” tutti gli agenti chimici prodotti a livello industriale che si possono reperire ed utilizzare per scopi militari.

Il mortaio M30, la leggenda

Il mortaio M30 è il sistema da 107 mm più conosciuto al mondo è ed stato utilizzato in gran quantità nella guerra del Vietnam e in Corea dove ha trovato un ambiente ideale per esprimere la sua potenza di fuoco; infatti, la guerra di Corea fu condotta lungo linee di trincee che permettevano di mettere a punto postazioni per le squadre di mortai: il modello M30 è un mortaio rigato che spara un proiettile stabilizzato.

Il mortaio M30 cambiò la sua denominazione da 4,2 pollici a mortaio M30 da 107 mm sul finire della seconda guerra mondiale. Il progetto di questo mortaio subì diverse modifiche nel tempo fino ad arrivare a utilizzare un tubo di lancio da 1,524 metri con una gittata massima di quasi sette km e un peso in batteria di 305 kg con la possibilità di utilizzare un carico di bombe HE su 12,2 kg, la variante nebbiogena su 11,32 kg o la bomba a caricamento chimico con 11,17 kg utilizzata come mezzo per aggressivi chimici.