Gis, Italia: le armi leggere e la Glock 17

Qualsiasi reparto speciale è una struttura elitaria e, per via dell’esigenza di essere costantemente pronta in ogni luogo e sotto qualsiasi condizione, ha la necessità di utilizzare armi in grado di affrontare ogni esigenza operativa. Non solo, il GIS, come qualsiasi struttura simile, deve verificare ogni sistema d’arma al fine di selezionare la propria dotazione per qualsiasi tecnica di intervento. Non esistono indicazioni ufficiale sulle possibilità di difesa e di attacco dei componenti del GIS perché, com’è ovvio, ogni informazione di questo tipo sono strettamente riservate anche se, grazie alla letteratura in gioco, è possibile presumere che il corpo scelto dell’Arma dei Carabinieri utilizza due modelli di pistole: l’italiana Beretta 92 fs e la Glock in tecnopolimeri austriaca da 17 e 23 dell’omonima casa austriaca.

La Glock 17, basata su calibro da 9 mm Parabellum, divenne da subito l’arma in dotazione dell’esercito austriaco. Le caratteristiche tecniche della pistola sono molto interessanti perché riesce a coniugare efficienza e precisione con particolare attenzione alle sue prestazioni che l’hanno vista nel tempo superare altri modelli magari più blasonati.

Esempio di cacciatore perfettamente mimetizzato con abbigliamento OPTIFADE Beretta

Mimetica Optifade, le moderne tecnologie dell’abbigliamento da caccia

Cacciatore vestito con abbigliamento mimetico sistema OptifadeLe nuove tecnologie forniscono continue innovazioni in fatto di armi e sistemi d’arma ma negli ultimi anni hanno avuto un ruolo rilevante anche nella produzione di accessori e abbigliamento per la caccia, il tiro sportivo ed ogni altro tipo di attività outdoor. Per quanto concerne la caccia sportiva le moderne tecnologie forniscono ogni giorno materiali innovativi che permettono agli amanti di questo sport di praticarlo al meglio in assoluto confort.

Una delle novità riguardanti l’abbigliamento per la caccia è la nuova linea dotata di un particolare camouflage, ovvero un sistema mimetico progettato anziché in base alle caratteristiche visive dell’uomo, come fino ad ora, in base alle caratteristiche visive degli ungulati, cioè i mammiferi dotati di zoccoli come cervi, daini, stambecchi, alci ecc..

Pistola PX4 Storm versione Recon Deb a CO2

Umarex/Beretta Px4 Storm, il CO2 che soddisfa

Beretta Px4 StormTutti gli amanti del tiro sportivo con armi a CO2 da 4,5 mm conoscono ormai le repliche prodotte dalla Umarex molto fedeli alle versioni originali. Ancora una volta la casa tedesca fa centra il bersaglio e propone la replica della pistola Beretta Px4 Storm.

Come la versione originale anche la replica CO2 da 4,5 mm della Px4 Storm è realizzata in materiale plastico e metallo con funzione scarrellante  e canna rigata in acciaio. La replica prodotta dalla Umarex è marchiata Beretta come altri esemplari del genere in quanto prodotta con licenza della stessa casa di Gardone.

Munizioni per Pistola Beretta Px4 Storm

Px4 Storm, il futuro in una pistola

Tiratore con pistola Beretta Px4 Storm Nello sviluppo delle nuove armi si tiene sempre più conto dell’innovazione e dell’introduzione di nuovi materiali; una delle aziende più all’avanguardia da questo punto di vista è proprio l’italiana Beretta.

Da qualche anno infatti la Fabbrica d’Armi Beretta ha creato una intera serie di armi, denominata serie Storm, dotate di caratteristiche innovative ed in particolare sono realizzate in teconopolimeri. La più piccola della famiglia Storm è la nuova pistola Beretta Px4; quest’arma si distingue per una particolare fusione di maneggevolezza, potenza, linee accattivanti ed originali nonché ottime prestazioni e massima affidabilità.

Umarex/Beretta CX4 Storm XT "Extreme"

Umarex/Beretta Cx4 Storm a CO2

Beretta Cx4 Storm Per gli amanti del tiro sportivo è possibile trovare in commercio una vasta gamma di modelli di armi ad aria compressa, sia pistole che carabine; con la diffusione delle bombolette CO2 di misura ridotta si sono sviluppate sempre più armi ad aria compressa repliche fedeli di reali armi da fuoco.

Una delle più riuscite repliche ad aria compressa di un arma da fuoco è proprio quella della futuristica carabina Beretta Cx4 Storm; la versione CO2, in calibro 4,5 mm viene prodotta dalla ditta tedesca Umarex.

Carabina Beretta Cx4 Storm con accessori

Beretta Cx4 Storm, il futuro della carabina

Carabina Beretta Cx4 Storm accessoriataSi propone spesso l’esigenza, soprattutto da parte delle Forze di Polizia, di avere un’arma lunga capace di camerare le stesse cartucce delle pistole d’ordinanza; la Fabbrica d’Armi Beretta come sempre si dimostra pienamente all’altezza del compito e crea la carabina semiautomatica Beretta Cx4 Storm.

La carabina Beretta Cx4 Storm si presenta con forme accattivanti che avvolgono un arma validissima per la difesa personale, per il tiro sportivo e per la dotazione alle Forze di Polizia, mantenendo semplicissime modalità d’impiego ed una grande versatilità.

Confezione Pistola Umarex Beretta 92FS CO2

Umarex/Beretta 92FS CO2, perfetta anche ad aria compressa

Una pistola Umarex Beretta 92FS a CO2Per accontentare le esigenze di coloro che vorrebbero esercitarsi al tiro ma non vogliono frequentare un poligono alcune aziende hanno ideato già in passato armi ad aria compressa capaci di sparare pallini metallici di varia forma del calibro di 4,5 mm che non rientrassero nell’ambito delle armi comuni da sparo.

Con il tempo, tenendo conto dell’esigenze dei vari utenti che richiedevano armi ad aria compressa simili alle originali, alcune aziende hanno tentato di realizzare armi ad aria compressa il più possibile simili alle vere armi da fuoco; una di queste aziende è la tedesca Umarex.

Il fucile BM59 munito di baionetta

Beretta BM 59, il FAL dell’Esercito Italiano

Il fucile d'assalto Beretta BM59 FALIl primo fucile d’assalto ufficialmente adottato dall’Esercito Italiano nel 1959 fu il Beretta BM 59 conosciuto anche come FAL (Fucile Automatico Leggero); solo nel 1961 però il fucile fu distribuito ai reparti.

In precedenza l’Esercito Italiano utilizzava il fucile americano Garand M1 calibro 30-06 (7,62 × 63 mm) come arma d’ordinanza e, dopo averne ottenuto la licenza, la Fabbrica d’Armi Beretta cominciò a produrlo autonomamente. Nonostante il Garand si fosse dimostrato uno dei migliori fucili da fanteria, dopo la fine del secondo conflitto mondiale la sempre più estesa diffusione di armi automatiche portatili ne evidenziò l’obsolescenza. Inoltre alla fine degli anni cinquanta la NATO stabilì, tra i requisiti necessari per i fucili adottati dai Paesi membri, un peso minore rispetto al Garand, possibilità di tiro a raffica e l’uniformità delle munizioni adottate, in particolare le cartucce calibro 7,62 × 51 mm NATO; con tali disposizioni si richiedeva implicitamente la modifica delle armi già utilizzate o, in alternativa, la progettazione di nuove armi.

Soldato italiano in puntamento con Fucile Beretta ARX-160

Beretta ARX-160 e GLX-160, il sistema d’arma per il soldato di domani

Fucile d'Assalto Beretta ARX-160 italiaNell’ambito del progetto Soldato Futuro l’Esercito Italiano, in collaborazione con aziende specializzate, ha sviluppato una nuova arma concepita come parte integrante del complesso programma; stiamo parlando del fucile d’assalto Beretta ARX-160 calibro NATO 5,56 × 45 mm che  contribuisce all’incremento della “letalità” del soldato in abbinamento ad altri sottosistemi.

Il progetto del nuovo fucile fu ideato come upgrade dei fucili d’assalto Beretta AR 70/90 e Beretta SC 70/90 già largamente usato da molti reparti della Forze Armate e delle Forze dell’Ordine; l’aggiornamento concerneva soprattutto i materiali costruttivi ed alcune modifiche all’AR 70/90.

Soldato Italiano equipaggiato con ARX160 del progetto Soldato Futuro

Progetto Soldato Furturo, l’esercito di domani

Forze Armate ItalianeCon il mutare dello scenario mondiale soldati e uomini delle Forze dell’Ordine si trovano a combattere contro nemici sempre più al passo con la tecnologia ed in territori sempre più ostili; la soluzione è trovarsi un passo avanti rispetto al nemico con equipaggiamento e preparazione adeguata o addirittura due passi avanti; a tal proposito l’Esercito Italiano già da qualche anno sta mettendo a punto il progetto “Soldato futuro”.

L’Esercito sta infatti studiando nuove tecnologie in fatto di armi e sistemi integrati per rendere i moderni soldati capaci di affrontare qualsiasi tipo di situazione in qualsiasi teatro operativo in considerazione della sempre crescente minaccia terroristica. Quindi l’obiettivo del progetto è accrescere le capacità operative del soldato dell’Esercito, il fante, in modo che possa rispondere ad ogni tipo di minaccia. Questo può essere possibile aumentando l’efficienza operativa dei fanti esaltando ed integrando alcune delle peculiarità fondamentali che gli sono proprie: tasso di letalità, capacità di sopravvivenza, Comando e Controllo, autonomia e grado di mobilità.