I romani usavano proiettili sonori per terrorizzare i nemici

I romani usavano proiettili sonori per terrorizzare i nemici

Proiettili che fischiavano quando lanciati e terrorizzavano il nemico. Gli archeologi che studiano l’artiglieria dei Romani nell’antico sito di battaglia di Burnswark Hill a Dumfiesshire in Scozia ne hanno trovati 700 e hanno scoperto che i Romani hanno utilizzato su questo sito il rarissimo tipo di proiettile da fionda in piombo speciale che fischiava se veniva lanciato, dopo aver deliberatamente scelto questo tipo di design per il proiettile per incutere terrore nelle truppe avversarie grazie al fischio nel corso di un assedio molto difficile effettuato oltre il vallo di Adriano.

 

Proiettili sonori, armi antiche dei romani

Tattiche militari romane

 

pugio antichi romani armiLe strategie dell’esercito romano sono da sempre ricercate e studiate negli ambiti militari. Un’epoca affascinante sotto il profilo militare, e non solo, dalle armi come Il pilum, il giavellotto degli antichi romani e Armi di Roma antica. Le strategie dell’esercito romano sono quelle disposizioni militari che venivano attuate dallo Stato romano antico per portare a termine gli obiettivi militari. Queste tattiche militari influenzavano non soltanto l’aspetto militare mondiale ma anche quello diplomatico che, a seconda di diverse strategie militari, permette all’esercito e all’Impero di avanzare. Molte strategie militari derivano proprio dalle tecniche militari romane anche se queste nel tempo sono decisamente cambiate. Infatti, con l’avanzare dei secoli anche le tattiche militari romane sono mutate, dal secolo dell’età regia alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente.

Armi di Roma Antica: Parazonium, Sica, Pugio, Gladio le primarie

Se presso i Romani si usavano, ovviamente, in via esclusiva armi bianche, queste erano in ogni caso particolarmente caratterizzanti un’epoca ed un popolo che ne faceva uso. Le lame corte che si usavano in combattimento erano suddivise in tre tipi: il Parazonium, triangolare, per l’esattezza a forma di triangolo isoscele, riprendeva le armi in bronzo di popolazioni più antiche.

Poi abbiamo la Sica, arma stretta ed appuntita, di uso non bellico ma civile, atta alla difesa personale. Dalla Sica deriva il termine ancora in uso “sicario”, in riferimento a persona che combatte singolarmente, a vario titolo. Le armi i cui nomi giungono fino al linguaggio dei giorni nostri, sono generalmente caratterizzanti un’epoca, una mentalità, o hanno una storia tanto particolare da rimanere impressa nell’immaginario collettivo non solo dei loro tempi. La Sica, come lo stiletto, è un tipo di coltello che nel tempo ha assunto connotazioni negative, fino a caratterizzare l’equipaggiamento ritenuto idoneo alla mentalità da mercenario. Con una Sica venne ucciso Giulio Cesare nel 44 a.C., secondo quanto la storia tradizionale ci ha tramandato.