Per sensibilizzare sulle stragi da arma da fuoco, purtroppo numerose in Usa, ed evitare l’effetto emulazione, Google Chrome ha lanciato l’iniziativa Zero minutes of fame: si tratta di una nuova estensione che cancella i nomi e i volti degli assassini responsabili di sparatorie e carneficine, spesso nelle scuole, dal Web.
Ricordare le vittime e dare agli assassini zero minuti di fama: il nuovo plugin per il browser di Google Chrome rimuove i nomi e le immagini degli assassini dai maggiori siti di notizie e risultati di ricerca di Google ed è stato realizzato nell’ambito della campagna omonima, lanciata negli Stati Uniti per contrastare le stragi compiute con armi da fuoco. Questo perché procurarsi un’arma negli Usa resta molto facile, e la legislazione è quella ereditata dai pionieri del West, concepita dai padri fondatori della patria che inserirono nel secondo emendamento della costituzione il diritto inviolabile per ogni uomo libero di possedere armi e girare armato.
Si legge sulla pagina di Google Chrome che negli Usa più del 30 per cento delle fucilazioni di massa e ben il 22 per cento di tutte le sparatorie nelle scuole sono ispirate da precedenti episodi di violenza con armi da fuoco.
Ogni volta che il volto di un assassino e la notizia vengono pubblicizzati dai media dopo una strage di massa, il desiderio di notorietà ispira imitazioni di crimini simili. Ecco perché la Brady Campaign e Ogilvy & Mather lanciano Zero Minutes of Fame – un semplice plugin Chrome che spazza via i nomi e le immagini assassini e li sostituisce con qualcosa di veramente meritevole della nostra attenzione – le vittime.
Il plugin Zero minutes of fame rimuove i nomi e le immagini degli assassini dai maggiori siti di notizie e risultati di ricerca di Google. Scaricando il plug-in, inoltre gli utenti diventano parte di un movimento per fermare la violenza armata firmando una petizione perché i media non diano risalto a nomi e immagini di assassini.
Invece di gratificare gli assassini e gli imitatori portandoli alla ribalta mediatica, dovremmo evidenziare le storie e la vita delle vittime, eroi, e sopravvissuti. – ha detto, Dan Gross, presidente della Campagna Brady- Il fatto è che la notorietà serve come una ricompensa per questi assassini e come un invito all’azione per gli altri. I media hanno il dovere di astenersi.