Per chi si avvicina al Softair da autodidatta può capitare di avere una prima impressione sconfortante: cioè necessità obbligatoria di dotarsi di costosissime attrezzature di altrettanto difficile reperimento. C’è da dire che in rarissimi casi questo timore potrebbe essere fondato ma in genere per praticare il Softair, almeno a livello dilettantistico, basta poco: un’attrezzatura di tipo base ed un abbigliamento idoneo a dare le protezioni minime.
L’attrezzatura base per un Softgunner prevede: una Air Soft Gun (arma ad aria compressa), replica di una vera arma da fuoco, che spara pallini da 6 mm in plastica biodegradabile; qualche caricatore di riserva per l’arma e relativo munizionamento (pallini); occhiali protettivi o maschera facciale di protezione, elementi fondamentali in quanto proteggono il viso e soprattutto gli occhi da accidentali urti con i pallini sparati durante gli scontri, un berretto/cappello o, sarebbe preferibile, un caschetto replica di un elmetto militare.
Ovviamente la pratica del Softair si svolge solitamente in luoghi di campagna o di montagna, quindi sarebbe opportuno vestirsi in modo adeguato, oltre che dare un aspetto più realistico al gioco. Al tal fine l’abbigliamento tipo di un Softgunner prevede una tuta di mimetica di tipo militare ed anfibi o scarponi da montagna, che fungono anche da protezioni aggiuntive; l’abbigliamento può variare anche a seconda della location (naturalistica o urbana).
I Softgunners avanzati all’equipaggiamento base aggiungono altri elementi che servono, oltre a dare un tono ancor più realistico al gioco/gara, a fornire protezioni aggiuntive ed a facilitare in parte il gioco che ad alti livelli necessita di adeguati accorgimenti. Un giocatore esperto, per quanto concerne l’abbigliamento, in genere utilizza anche un jaket tattico o un gilet multi tasche per una maggiore praticità nel portare l’equipaggiamento; ginocchiere e gomitiere per una maggiore protezione; una seconda Air Soft Gun di tipo diverso rispetto alla principale (es. la replica di una pistola); un supplemento alla mimetica base che ne aumenti la mimetizzazione, come un poncho, un telo mimetico, un cappello con fronde, un ghillie suit (particolare copertura mimetica tridimensionale) ed una camel bag ovvero una borraccia da 2 o 3 litri a vescica, del tipo a zaino o applicabile ad uno zaino, dotata di cannuccia.
Oltre all’abbigliamento avanzato, i giocatori più esperti utilizzano anche un equipaggiamento tattico avanzato composto da vari elementi che possono rivelarsi utili nel corso del gioco quando parliamo di battute di tipo complesso proprio per giocatori esperti. Può essere utile infatti portare con se una bussola per orientarsi nelle varie location, spesso zone montane o pedemontane più o meno impervie, mentre si raggiungono i “waypoints” previsti dalla gara; un binocolo; una apparecchio ricetrasmittente operante su frequenze civili, utile in caso di pericolo o per comunicare con altri giocatori; una StarIight o Lightstick, ovvero una torcia a luce chimica auto-luminescente di vari colori che può essere utile come segnalatore anche in caso di emergenza; una torcia applicata al fucile (per partite in location con poca luce o addirittura notturne) e/o un puntatore laser.
Ci sono poi elementi molto avanzati i quali, sia per i costi che per l’utilità sfruttata, sono adatti esclusivamente a Softgunners molto avanzati che partecipano a gare/missioni altrettanto avanzate. Infatti questi esperti giocatori sono spesso equipaggiati con un visore visore notturno o intensificatore di luce, nel caso di missioni notturne (solo per i più esperti); i giocatori che hanno un ruolo da cecchino utilizzano spesso ottiche di precisione montate alla propria Air Soft Gun; un silenziatore montato alla propria arma; fumogeni da segnalazione e non di libera vendita. Infine sono sempre più diffuse granate e mine a molla o ad aria compressa, sonore o non, capaci di lanciare una grossa quantità di pallini da 6 mm (gli stessi utilizzati per le Air Soft Gun) a breve distanza; ovviamente anche questi “ordigni esplosivi” sono innocui soprattutto se si adottano le apposite protezioni facciali.
Una squadra di Softgunners così equipaggiati, proprio per il grande realismo dell’attrezzatura, possono essere facilmente scambiati per veri e propri soldati o gruppi paramilitari. Per questo motivo, per evitare ogni tipo di equivoco e affinché l’attività si svolga in modo pacifico, sarebbe auspicabile che i gruppi dilettantistici ed i club organizzati comunichino alle competenti Autorità di Pubblica Sicurezza il luogo l’orario e le date dei raduni, nonché apporre appositi cartelli nell’area di gioco.
Rubrica eccellente, terrei ad esserne sempre informato. Grazie!!! Bruno Corolaita
As I am not an Islamic theologian, I can’t comment on ISIL’s fealty to Islamic tradition or not. Whatever they are, they certainly do not fit into mainstream contemporary Islam by any rational standard.
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