Semiautomatica Whalter P38: caratteristiche tecniche

La celebre pistola  Whalter P38, della quale abbiamo già parlato ripercorrendo alcuni eventi della sua poco comune storia, fa parte della classe delle semiautomatiche di grosso calibro (9mm parabellum, per il modello standard). Ha una chiusura geometrica del tipo detto “a blocco oscillante”, munita di scatto con opzione singola azione/doppia azione, un cane esterno, dei mirini fissi fisse e carrello aperto.F
Fu progettata e messa a punto in un periodo (il ’38 è il suo anno di nascita) in cui le pistole non avevano ancora i sistemi di sicurezza avanzati, introdotti proprio con l’avvento di questa fortunata e popolare pistola. Infatti all’epoca i revolver anche più lussuosi funzionavano solo in singola azione e non erano muniti di sicura inerziale. Oggi, sia per l’uso militare che per quello civile, le caratteristiche innovative della P38 sono considerate un must per qualunque moderna pistola, e della P38 non si dimentica il suo ruolo di precursore delle moderne pistole militari (ma anche civili).

E’ proprio della Walther il brevetto della speciale chiusura introdotta con la progettazione della P38, di tipo geometrico stabile. La chiusura dell’arma è di tipo stabile/geometrico, necessariamente non labile visti i calibri impiegati (a parte il 22lr). Questa chiusura è detta “a blocco oscillante”, ed il meccanismo si basa su un blocco macchinato dagli ingranaggi abbastanza complicati, munito di due tenoni irraggiati, ossia due alette che creano l’attrito con il carrello e che, in fase di chiusura, si vanno a posizionare in due appositi recessi del carrello stesso.

Il rinculo di carrello e canna non è leggero come nel caso della Sig P232, adatta anche a tirarori inesperti. In questo caso il contraccolpo dello spostamento del carrello è di circa 8 millimetri. Alla base del detto blocco oscillante troviamo un piano inclinato, ed un altro è presente sul fusto. Questi servono a riportare la pistola al suo assetto originario, non appena la canna viene spinta in avanti dalle due molle di recupero, dopo lo sparo. Questa chiusura progettata dalla Walther viene tuttora usata su parecchi tipi di arma, ed è stata adottata anche sulla Beretta 92, sulla Beretta 96, e sulla Beretta 98 (considerata il rifacimento in chiave moderna della P38).
(Foto: http://euroarms.it/Mailing/ele050210/elenco050210_11.htm)

 

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