Samuel Colt, inventore della rivoltella, nacque ad Hartford il 19 luglio 1814 e vi morì, ancora giovane, il 10 gennaio 1862. Tutti gli appassionati di pistole, e di armi in genere, lo ricordano come un mito. Anche coloro che non annoverano le celeberrime Colt tra le loro armi preferite. Si sa, ogni collezionista o studioso di armi ha i suoi miti personali, ma la Colt e colui che la progettò hanno sempre un posto d’onore riservato nella cultura personale dei cultori del genere. Imprenditore statunitense, fondò la sua impresa, la fabbrica di Colt, sulle rive del fiume Connecticut.
L’azienda si chiamava originariamente Colt’s Patent Fire-Arms Manufacturing Company, ed in seguito prese il nome semplificato di Colt’s Manufacturing Company). Lo storico James E. Serven definì il suo contributo allo sviluppo ed all’industria delle armi come un evento basilare nella storia delle armi, almeno per quel che riguardò le armi da fuoco negli Stati Uniti.
Samuel Colt da giovane era già dotato di un luminoso ingegno per quel che riguarda le arti della meccanica, per le quali aveva un vero e proprio talento naturale. Ma anche le sue capacità imprenditoriali ed affaristiche non erano da meno, e l’idea di produrre armi da fuoco in serie, con metodo industriale, gli riuscì evidentemente con notevole successo di pubblico internazionale, tant’è che la loro diffusione è estesa a tutto il mondo ancora ai giorni nostri. Mise a punto il progetto di produrre delle parti componibili delle singole armi, tutte uguali e quindi tra loro facilmente assemblabili ed intercambiabili. In ciò fu precursore dei tempi, almeno per quanto riguarda il settore.
La storia della colonizzazione americana verso l’Ovest, l’intera storia del Far West reale e cinematografiche, non avrebbero avuto uguale corso senza Samuel Colt. Pistole, fucili e carabine prodotte anche con sistema a ripetizione manuale, o a leva, dal 1866, divennero il suo cavallo di battaglia e gli valsero la popolarità che ancor oggi gli garantisce un posto eterno nella storia delle armi.