Armi medievali: il mazzafrusto

Nella categoria delle armi bianche, ossia quelle la cui efficacia d’uso dipendeva strettamente dalla forza d’urto impiegata, troviamo nel Medioevo il mazzafrusto, che si distingue dalla mazza ferrata o stella del mattino, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo di questo portale. Mentre infatti la mazza ferrata era un bastone costruito in un solo pezzo, il mazzafrusto, in uso dal 1200 al 1600, usato sia in guerra che in tenzoni singole, era caratterizzato da un numero di catene collegate all’estremità libera, che variavano da una a tre e che reggevano ciascuna una sfera di metallo chiodata.

Accessori tiro con arco, lo stabilizzatore e il mirino

Tra gli accessori più usati nel tiro con l’arco, tanto a livello amatoriale quanto avanzato o anche olimpico, troviamo lo stabilizzatore e il mirino. Entrambi gli accessori in questione si applicano direttamente sull’arco e variano a seconda dell’arco utilizzato, delle competizioni e delle preferenze dell’arciere.

Smith & Wesson 686, pistola adatta a tutti

La pistola Smith & Wesson 686, assiame alla più nuova versione 686 Magnum plus, è secondo alcuni la più amata dagli appassionati italiani. Il modello classico è a sei colpi, mentre la versione Magnum ha un colpo in più, senza che il diametro del tamburo abbia subito variazioni. Quest’ultima, dunque, è davvero al momento una pistola abbastanza prestante, ricercata ma al tempo stesso diffusa per la sua versatilità.

Armi dell’Alto Medioevo: pugnale soppiantato da Scramasax e Sax

In seguito alla caduta dell’Impero Romano, una svolta notevole ci fu anche nell’uso delle armi. Il pugnale, giunto dalla preistoria fino ai giorni nostri e arma in assoluto dalla storia più lunga, subì una decadenza: il suo uso si incrinò, perché venisse sostituito da tipi di coltello considerati di più nobile fattura. Si diffuse infatti lo Scramasax, di origini germaniche, coltello non a doppio filo ma a lama singola.

E’ un’arma corta, lo Scramasax, che poteva essere anche di soli 10 cm. La punta è affilata, ed è stato usato dal V al X secolo sia come arma da caccia, che come utensile variamente adoperabile, che, infine, come arma da difesa: un vero factotum, come lo era il più generico pugnale. Lo Scramasax era comunque di lunghezza talmente variabile da poter essere confuso anche con le spade ad un solo filo, che venivano chiamate comunemente Sax, o anche Sax lungo.

Lo stiletto, arma medievale da traditore

Lo stiletto, propriamente detto “stile”, è un’arma da taglio che trovò nel Medioevo il suo periodo di maggior fortuna. Si tratta di un’arma da taglio a sezione normalmente triangolare (quello quadrato era detto comunemente “quadrello”) di ridotte dimensioni, e proprio per questo maneggevole, di facile trasporto, e poco difficile anche da nascondere. Non a caso, lo stiletto deve la sua fama alla letteratura ed al cinema, che ne hanno portato fino ai nostri giorni l’immagine di strumento da assassino fuggiasco. E non è una immagine del tutto assurda, dal momento che questa piccola arma, se usata con pochissimi basilari accorgimenti, è davvero letale.

Catalogo nazionale armi da sparo: Monti lo abolisce

Ormai è ufficiale: il Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo, riferimento prezioso per tutti i possessori di armi o aspiranti tali, oltre che per gli appassionati di balistica, è stato abolito. Dalla data del 1° gennaio 2012, infatti, la recente legge di Stabilità del governo Monti ha previsto che il famoso Catalogo non dovesse più essere in vigore. Era opinione diffusa tra gli studiosi di armi che all’ultimo momento una delle tante proroghe facenti parte del decreto cosiddetto Milleproroghe avrebbe salvato in extremis questo documento, ad oggi non ancora tolto, peraltro, neppure dal sito della Polizia di Stato. Invece, evidentemente non è stato così.

Le spade fiammeggianti, la flambard e la flamberga

Le spade dalla lama fiammeggiante, ovvero la flambard a una mano, e la flamberga, a due mani, sono tra le spade più pittoresche in assoluto, e sebbene la loro magnificenza le ha rese fin da subito spade da parata e da esibizione, spade da sfoggiare, nondimeno esistono spiegazioni tecniche riguardo alla loro specifica efficacia in battaglia.

Kukri, il letale coltello nepalese

Il kukri è un coltello di ragguardevoli dimensioni (tra i 30 e i 40 cm), con una lama pesante e molto ricurva, larga fino a 10 cm. L’arma ha un grande significato simbolico e rappresenta il valore del guerriero gurka. Questo pericolosissimo coltello si è ormai diffuso in tutto il mondo ed è noto per la sua lama del tutto caratteristica.