Squadra di softgunners uno armato con M60

M60 Air Soft Gun, A&K propone la mitragliatrice per softair

Mitragliatrice M60 Ogni softgunner in genere si sceglie l’arma principale che gli è più comoda o che gli piace di più tenendo conto anche dell’affidabilità dal punto di vista del funzionamento; è pur vero che molti scelgono la propria ASG in base all’aspetto visivo, cioè quanto si sentono fighi imbracciando un’arma piuttosto che un’altra.

Le squadra da softair spesso rispecchiano l’organizzazione reale di un plotone militare, quindi ci saranno soldati con armi d’assalto leggere dei quali uno o due armati con lanciagranate, ed almeno un soldato armato con un’arma d’appoggio tattico come ad esempio una mitragliatrice. La mitragliatrice per eccellenza dal conflitto in Vietnam è l’M60 e, considerato che ormai si trovano repliche ASG tutti ogni tipo di arma, non poteva mancare una replica di questa famosa mitragliatrice.

Il grande Bertha, la sicurezza di Parigi in pericolo

Bertha era il nome dato dai francesi al supercannone costruito dalla Krupp e venne utilizzato dai tedeschi per bombardare Parigi durante l’ultimo periodo, tra i mesi di marzo e ottobre, della prima guerra mondiale; in effetti, il primo proiettile-granata cadde il 23 marzo del 1918 e l’attaccò durò, cin modo intermittente, fino al 1° ottobre dello stesso anno facendo registrare il lancio di 898 proiettili causando 402 morti e 810 feriti.

La granata destinata alla città di Parigi era costituita dalla sezione inferiore da un bossolo con 70 kg di polvere: la quantità di polvere veniva variata allo scopo di compensare la temperatura e l’usura della canna.

Il cannoneggiamento di Parigi iniziò con una batteria di tre obici disposti a triangolo nella foresta di Crépy distante 112 km da dalla capitale francese. La distanza veniva percorsa in circa tre minuti con un’altezza massima della traiettoria di 39000 metri: la velocità iniziale della granata, lunga circa 105 cm, era di 1600 m/s, dopo circa 25 secondi raggiungeva l’altezza di 19200 metri ad una velocità di 900 m/s e ben presto era in grado di raggiungere 670 m/s all’altezza massima per poi discendere a 19200 metri con una velocità di 900 m/s.

Carabina Beretta Cx4 Storm con accessori

Beretta Cx4 Storm, il futuro della carabina

Carabina Beretta Cx4 Storm accessoriataSi propone spesso l’esigenza, soprattutto da parte delle Forze di Polizia, di avere un’arma lunga capace di camerare le stesse cartucce delle pistole d’ordinanza; la Fabbrica d’Armi Beretta come sempre si dimostra pienamente all’altezza del compito e crea la carabina semiautomatica Beretta Cx4 Storm.

La carabina Beretta Cx4 Storm si presenta con forme accattivanti che avvolgono un arma validissima per la difesa personale, per il tiro sportivo e per la dotazione alle Forze di Polizia, mantenendo semplicissime modalità d’impiego ed una grande versatilità.

La sicurezza delle comunicazioni con SAFE-TALK TCS di SPECTRADOME

SPECTRADOME suggerisce una interessante soluzioni in grado di offrire una maggiore sicurezza allo scopo di contrastare il fenomeno delle intercettazioni illegali o quelle non autorizzate; in effetti, il suo SAFE-TALK TCS, dove comunicazioni TCS deriva dall’inglese e significa “Total Countermeasure System”, ovvero sistema per controspionaggio totale, può garantire maggiore protezione e, secondo le indicazioni del suo costruttore, con questa nuova proposta si ottiene praticamente una protezione ritenuta totale.

Grazie a questa possibilità non sarà più possibile intercettare le comunicazioni fornendo maggiori garanzie rispetto ai sistemi ritenuti tradizionali, ovvero microfoni a filo, preamplificati, da muro, microspie di qualsiasi tipo,  trasmettitori ad infrarosso, sistemi per ascolto Laser, trasmettitori ad onde convogliate, trasmettitori “infinity”, microspie GSM, microspie radar, microfoni direzionali e parabolici, registratori analogici e digitali di qualsiasi tipo e marca.

Il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana

Croce rossa al braccio e tenuta militare: li vediamo così nei territori di guerra o negli ospedali da campo montati in situazioni di calamità naturali, ma forse ignoriamo che fanno parte di un corpo militare a tutti gli effetti, sebbene siano chiamati “solo” a portare soccorso. Parliamo del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, ausiliario delle Forze Armate e composto da volontari.

Non ha compiti strettamente militari, ma viene chiamato a soccorrere i feriti ed i malati in tempo di guerra ed a prestare soccorso in tempo di pace, qualora si verifichino alluvioni, terremoti ed altre situazioni particolari. Per arruolarsi come volontari nel Corpo Militare della Croce Rossa Italiana occorre essere inquadrati in determinati ruoli, quali  Ufficiali Medici, Ufficiali dei servizi (Commissari e Contabili), Ufficiali Cappellani e Chimici-Farmacisti, Sottufficiali, graduati e militi, Infermieri, Portaferiti, Automobilisti, addetti ai Servizi (meccanici, inservienti, cuochi, addetti all’amministrazione, furieri).

Soldato tedesco spara con STG44 con cannnocchiale

MP-44 o STG-44, il progenitore dei moderni fucili d’assalto

Soldato tedesco spara con un MP44 STG44Una delle armi più rappresentative della Seconda Guerra Mondiale, soprattutto negli ultimi anni prima della sconfitta della Germania nazista, è il fucile d’assalto MP44 o StG44 in dotazione alle truppe di fanteria della Wehrmacht.

Quest’arma deriva dal esigenza di sostituire un altro fucile che pure ha avuto un ruolo predominante per le truppe tedesche dall’inizio del conflitto mondiale, l’MP40 Schmeisser; le sperimentazioni avevano lo scopo di creare una nuova arma che fosse stata rivoluzionaria per la fanteria tedesca.