Non un qualsiasi museo d’armi. Vi troverete nell’insediamento industriale bellico più grande dell’età moderna, la fabbrica d’armi di Carlo di Borbone alle porte di Napoli. Se avete la possibilità, non lasciatevi sfuggire domani 28 maggio, nell’ambito dell’iniziativa Maggio dei Monumenti a Torre Annunziata, la visita guidata alla Real Fabbrica d’Armi e al museo delle Armi dello Spolettificio, a cura dell’associazione Real Fabbrica d’Armi. L’iniziativa è curata dal centro studi storici Nicolò d’Alagno nell’ambito delle commemorazioni per il 300° anniversario della nascita di Carlo di Borbone, re di Napoli e Sicilia dal 1735 al 1759. Un’opportunità per scoprire un tesoro di casa nostra.
Dovete sapere che la Real fabbrica d’armi era la più grande fabbrica d’armi dell’epoca moderna. Nata per volontà di Carlo III di Borbone nel 1578, produceva sia armi avancarica che armi bianche (sciabole, baionette) e fungeva da centro di assemblaggio ricevendo parti e componenti provenienti da luoghi di produzione delle altre province del Regno. Il ferro giungeva da Mongiana in Calabria, dove aveva sede una importante fonderia che ricavava dai giacimenti locali il minerale.
Nel 1809 la produzione dell’opificio torrese fu di circa 10.000 fucili e 4.000 baionette. Nel 1843 invece si produssero 11.000 armi da fuoco e più di 3.000 da taglio. La qualità produttiva locale è testimoniata dalla stampa e dai documenti dell’epoca che annotano sistematicamente modifiche apportate ad alcune armi di origine francesi e belga a cui veniva conferito uno stile ‘napoletano’ con soluzioni tecniche molto apprezzate in tutta Europa in occasione di fiere internazionali.
La fabbrica, a seguito del 1860 passò in mano ai piemontesi. Durante il Regno d’Italia continuò a produrre armi ma iniziò un lento e inesorabile declino, fino a vivere un’ultima fase come spolettificio e subire varie trasformazioni produttive. Dal 1947 a pochi anni fa, si producevano, oltre alle spolette ed artifizi vari, bombe a mano tipo SRCM mod.35.
Nella Sala d’Armi sita nell’antico edificio della Real Fabbrica d’Armi, sono circa 70 le armi da fuoco lunghe conservate tra cui pregiati fucili Vetterli, Martin Rumeno, Doersh-Bauwgatten e Mauser 71, oltre a pistole, sciabole, daghe, baionette e pannelli d’indiscusso valore didattico raffiguranti i diversi stadi di lavorazione delle armi e relativi strumenti di lavoro e attrezzi di verifica-funzionalità.
La visita guidata avrà inizio da palazzo Criscuolo con partenze dei gruppi alle ore 9.30 e alle ore 11.00. L’itinerario fino alla ‘Sala d’Armi 1823’ sarà guidato e illustrato dai membri del centro studi storici Nicolò d’Alagno.
Siccome si accede in un contesto militare per la visita, è necessario avere al seguito un documento di riconoscimento valido.
Fonte facebook.com e prolocoplonti.altervista.org
Foto facebook.com e facebook.com