La struttura dell’Fn Mag è composta di un calcio in materiale ligneo, con impugnatura da pistola, e due canne che sono quelle classiche: da sparo quella superiore, con quella del gas di recupero posizionata inferiormente. Come arma è robusta ed efficiente ma di non facile trasporto in quanto molto pesante. Si porta a tracolla per missioni dove occorre una particolare affidabilità e precisione, ma il carico non è esiguo. Per questo motivo l’uso che ne viene fatto è spesso quello di posizionarla direttamente su autoveicoli, sia aerei che terrestri, usandola direttamente a bordo per arginare il difetto di quel peso di 13,85 kg, carica di bossoli standard 7,62 x 51 mm. La gittata massima è di 800 m sparando con bipiede, e fino a 1800 m con treppiede.
L’alimentazione a nastro dell’Fn Mag è l’unico dettaglio, oltre al fattore peso, che non la rende di uso praticissimo mentre ci si incammina, dato che le munizioni in questo caso restano facilmente impigliate in qualche ostacolo, specie su terreni impervi. L’Fn Mag, ovvero l’L7A2 secondo la denominazione britannica, è un’arma che non si usa sempre con la stessa potenza di gas: ha una funzione che rende regolabile la quantità impiegata, tramite una valvola apposita. Questo consente di usare la mitragliatrice con diverse prestazioni in base alle esigenze del momento. La cadenza di tiro non è dunque definibile in astratto, e può andare dai 600 ai 1000 colpi al minuto, secondo il gas impiegato.
Se la tentazione naturale durante le esercitazioni può essere quella di usare questo genere di mitragliatrice sempre a fuoco massimo, i veri tiratori usano le migliori prestazioni solo in caso di attacco contraereo o in altre circostanze particolarmente pressanti. Diversamente, è preferibile mantenere alto il livello delle munizioni già caricate nella mitragliatrice, per compiere in modo fortunato operazioni pazienti come quelle che riguardano le situazioni di fuoco d’arresto, fase durante la quale le offensive possono andare lentamente avanti anche per delle ore.