Le missioni italiane all’estero nel 2014

U.S. Troops And NATO Allies Train For Afghanistan MissionLe missioni italiane all’estero hanno sempre suscitato grandi polemiche, un po’ per l’enorme contributo di sangue di giovani militari offerto alle varie “cause” e un po’ per l’alto costo economico delle missioni stesse. Fatto sta che numerosi nostri connazionali sono ancora impegnati in terra straniera, sebbene nell’anno in corso sia previsto un forte ridimensionamento in diversi Paesi.

Un ridimensionamento graduale che riporterà in Patria una bella fetta dei 5.000 militari italiani impegnati nelle 33 missioni in 25 Paesi diversi. Il numero maggiore di nostri connazionali opera in Kosovo, in Libano ed in Afghanistan, senza dimenticare impegni più recenti delle nostre forze armate, come ad esempio la missione in Libia.

Nell’ultimo anno sono rientrati circa 500 militari dal territorio afghano, mentre altre 700 (o forse 900) unità rientreranno entro la fine del 2014. Una riduzione drastica, dunque, anche se il popolo dell’Afghanistan non verrà abbandonato a se stesso, considerando la presenza massiccia di altri Paesi, ma anche il supporto nostrano. L’Italia infatti continuerà a supportare la missione, lasciando in terra afghana circa duemila uomini.

Continua la missione italiana in Kosovo, anche se il numero degli effettivi è stato ridotto nel corso dell’ultimo anno. Dopo il ritiro della Francia, però, l’Italia si è detta nuovamente disponibile ad aumentare il numero delle unità impegnate. Riduzioni previste anche in Libano, dove attualmente le nostre forze armate sono impegnate nel sud del Paese sotto la guida del Generale di Divisione Paolo Serra. Insomma, buona parte dei nostri soldati farà ritorno in Patria, per la soddisfazione di non ha mai digerito l’impiego delle forze nostrane nelle missioni in terra straniera.

Photo Credits | Photo by Johannes Simon/Getty Images

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