Uno degli aerei più veloci al mondo, almeno durante il periodo della guerra fredda, è stato un aereo da ricognizione statunitense largamente utilizzato per missioni spia nei territori dell’ex blocco sovietico; stiamo parlando del Lockheed SR-71 Blackbird.
Il programma SR-71 fu sviluppato agli inizi degli anni sessanta nella base sperimentale di “Groom Lake“, l’arcinota Area 51. Questo progetto derivava direttamente da quello del bombardiere strategico XB-70 Valkyrie, designato come RS-70 in configurazione da ricognizione. Già durante la sperimentazione il nuovo velivolo, denominato A-12 al dodicesimo prototipo, mostrò le proprie potenzialità che permettevano altissime prestazioni.
La versione definitiva dell’A-12 fu usata dalla CIA durante la guerra in Vietnam per la missione “Black Shield” e come base di sviluppo di altri velivoli come l’YF-12, intercettore ad alte prestazioni, e l’M-21, un velivolo da ricognizione capace di lanciare un drone a perdere. Appurate le grosse potenzialità del velivolo, l’US Air Force ne richiese alla Lockeed una versione modificata che fu denominata R-12; questa nuova versione era più lunga e pesante della precedente A-12, poteva trasportare una maggiore quantità di carburante, il cockpit era maggiorato per divenire biposto ed anche alla linea fu effettuato un restyling. L’R-12 era predisposto per equipaggiare dispositivi radar, attrezzature da ricognizione, sensori e apparecchiature fotografiche.
Nel 1964 Capo di Stato Maggiore dell’Air Force, Generale Curtis LeMay, dispose il cambio della designazione per il velivolo, che nel frattempo era divenuta RS-71, in SR-71 dove SR stava per Strategic Reconnaissance. Il cambio di designazione fu talmente improvviso e, apparentemente senza un consulto con gli addetti ai lavori, che tutto il materiale relativo al velivolo conservò la vecchia classificazione R-12 fino alle successive ristampe.
Le alte prestazioni supersoniche dell’SR-71, con velocità superiori a Mach 3, causano un attrito con l’aria compressa contro la fusoliera con conseguente innalzamento della temperature oltre i 300° C; i rivestimenti standard in lega d’alluminio degli altri velivoli di più basse prestazioni non sarebbero stati in grado di sopportare simili temperature pertanto il rivestimento del Blackbird fu realizzato in lega di titanio. Anche nella progettazione dell’SR-71 è stato tenuto conto dell’alta temperatura raggiunta dalla fusoliera durante il volo. I vari elementi di giunzione sono predisposti all’espansione per innalzamento della temperatura; infatti quando il velivolo è a terra si possono facilmente constatare perdite di carburante ma una volta in volo la temperatura causata dall’attrito dell’aria dilata in modo controllato gli elementi dei serbatoi fino a sigillarli ermeticamente evitandone inoltre il danneggiamento per eccessiva dilatazione.
L’SR-71 è da considerarsi uno dei primi velivoli con tecnologia Stealth; infatti fu progettato con una forma tale da ridurre al minimo la tracciatura radar. Anche la livrea, in tonalità di blu talmente scura da essere quasi nera che gli fece guadagnare la denominazione Blackbird, serviva oltre alla dissipazione del calore anche a confondere la visibilità dell’aereo contro il cielo notturno. Altri accorgimenti di tipo stealth per l’SR-71 riguardano alcune sezioni del rivestimento con forma dentellata e per il quale sono stati adottati materiali speciali capaci di assorbire i segnali radar. Anche al carburante venivano aggiunti additivi particolari capaci di ridurre la visibilità dei casi di scarico anche ai radar.
Nonostante tutte le tecnologie antiradar di cui era dotato l’SR-71 veniva spesso rilevato dai radar divenendo bersaglio del fuoco della contraerea; il velivolo era equipaggiato con contromisure elettroniche ma la protezione maggiore veniva dall’altissima velocità che gli permetteva di sfuggire agli attacchi della tecnologia del tempo. Grazie alle proprie caratteristiche gli SR-71 non furono mai abbattuti ne danneggiati durante le missioni effettuate. Le missioni del Blackbird spesso erano segretissime ed anche il sistema di navigazione fu progettato per essere completamente autonomo, indipendente da sistemi di navigazione esterni come il GPS; il sistema si basava su di un teodolite computerizzato.
Le prestazioni elevate dell’SR-71 sono dovute per buona parte ad una particolare configurazione dei già potenti motori Pratt & Whitney J58; sono due particolari turboreattori progettati per poter essere convertiti durante il volo in statoreattori. Infatti all’imbocco delle prese d’aria delle due turbine sono posti due coni mobili detti “spike”, che, avanzando o arretrando di pochi centimetri tramite un meccanismo a vite che esclude le turbine, sono capaci di sfruttare l’onda d’urto trasformando i turboreattori in stratoreattori; i coni convogliano l’onda d’urto all’interno del reattore generando pressioni fino a quattrocento volte maggiori di quella atmosferica. Il Blackbird vanta alcuni record infranti nell’arco della durata del proprio servizio, tra questi il record di velocità per un aereo, 3.530 km/h ed il record di massima altitudine per un aereo 26.000 metri circa.
Le altissime prestazioni di cui era dotato il Blackbird provocavano notevoli sollecitazioni alla fusoliera ed in parte cockpit del pilota che per tale motivo aveva bisogno di una tuta di volo adeguata. Uno dei problemi da superare era l’eventuale espulsione del pilota ad altitudini considerevoli e ad alte velocità, superiori a 20.000 metri a mach 3, con garanzia di sopravvivenza per lo stesso nonostante l’elevata pressione e lo sbalzo termico che causato dal flusso d’aria. A fronte di questi problemi, la David Clark Company ideò delle particolari tute protettive per i piloti degli A-12, degli YF-12, degli MD-21 e degli SR-71; gli stessi principi di quelle tute furono utilizzati dai tecnici della NASA per realizzare le tute dell’equipaggio dello Space Shuttle.
A differenza dell’A-12 che era dotato di un unico apparecchio video fotografico con ristrette possibilità di variazione dell’angolatura, l’SR-71 era dotato di più apparecchi video fotografici, dislocati sulla fusoliera e sulle ali, ad alta risoluzione e con ampie capacità di angolazione; un Blackbird potrebbe riprendere immagini nitidissime anche da una quota molto alta, con gli obbiettivi rivolti verso il basso o con angolazioni fino a 45° in ogni direzione.
L’ultimo SR-71 fu dismesso nel novembre 1989 a causa dei tagli di bilancio operati dal governo degli Stati Uniti che vedeva annullati tutti i fondi destinanti alla manutenzione ed all’utilizzo di questi velivoli. Non fu mai sviluppato un programma evolutivo di questo tipo di velivolo ma l’US Air Force sviluppò altri programmi imperniati su velivoli con capacità Stealth.
Andrea 20 Aprile 2012 il 16:23
Mi chiedevo se sapresti aiutarmi , dovrei collegare Lo sthealt Sr-71 a un argomento di Traffico aereo e a Elettro radio radar tecnica, cosa mi consigliate?! … Urgente!! grazie!