H&K MP7, la nuova pistola mitragliatrice in dotazione alle Forze Speciali

Dopo il grande successo riscosso dalla pistola mitragliatrice H&K MP5 soprattutto nell’ambito delle armi utilizzate dagli uomini delle Forze di Polizia e delle Forze Speciali di tutto il mondo, la fabbrica d’armi tedesca Heckler & Koch ci riprova e propone una nuova pistola mitragliatrice: la H&K MP7.

L’MP7 è un’arma studiata per l’utilizzo in ambienti urbani ed in ambiti ristretti per cui si presenta molto maneggevole e compatta grazie al corpo realizzato in tecnopolimeri che ne riducono notevolmente il peso e permettono allo stesso tempo di darle una forma particolarmente ergonomica.

La nascita di quest’arma è da considerarsi la risposta alla sempre più crescente resistenza dei moderni giubbotti antiproiettile ai colpi sparati da pistole; alla Heckler & Koch decisero quindi di progettare un’arma che mantenesse la propria efficacia offensiva anche in presenza di giubbotti antiproiettili molto resistenti. Requisito per la nuova arma quindi era la capacità di penetrare i giubbotti antiproiettili pur mantenendo le funzionalità di arma leggera.

La meccanica dell’MP7 è del tutto simile a quella dell’H&K G36 ed è in grado di sparare un tipo di proiettili appositamente studiato per quest’arma in modo da avere una velocità d’uscita molto simile a quella delle munizioni calibro 5,56 x 45 NATO utilizzate per altre armi con una maggiore efficienza.

Queste particolari munizioni infatti sono studiate per ridurre significativamente il rinculo all’arma durante il tiro con un conseguente beneficio in precisione; ogni proiettile è realizzato completamente in acciaio invece che in piombo come le munizioni standard. Il calibro di questi proiettili speciali, in calibro 4.6 mm, è studiato appositamente per aumentarne il coefficiente di penetrazione; inoltre le ridotte dimensioni delle cartucce permettono l’utilizzo di caricatori più piccoli ma di maggiore capacità che può arrivare fino a quaranta colpi.

Riprendendo in parte il concetto dell’UZI, anche l’MP7  alloggia il caricatore in dotazione all’interno dell’impugnatura a pistola con possibilità di utilizzo ambidestro per tiratori mancini; sia il selettore di fuoco che il pulsante di sgancio caricatore sono presenti su entrambi i lati dell’arma o possono essere facilmente modificati. L’MP7 è dotata di un calciolo estendibile, che in posizione chiusa viene completamente inglobato nel corpo dell’arma, nonché di una impugnatura anteriore reclinabile.

L’MP7 è dotato dei normali dispositivi di mira nonché di una slitta Picatinny che permette di accessoriare l’arma con vari tipi di ottiche di mira e di puntatori tipo Red Dot; altre slitte Picatinny possono essere montate lateralmente per dotare l’arma di ulteriori accessori come torce e puntatori laser di vario genere. Come per le altre armi simili anche alla canna dell’MP7 può essere applicato un silenziatore.

Antagonista dell’MP7 viene considerata la pistola mitragliatrice belga FN P90 per il calibro ridotto delle munizioni utilizzate; entrambe le armi sono realizzate in metallo e tecnopolimenri ma vi sono differenze sostanziali che le distinguono. Innanzitutto  i maggiore ingombro e peso della pistola mitragliatrice FN P90 nonché una canna più lunga rispetto a quella della MP7 ed infine l’utilizzo di caricatori di maggiore capienza che arrivano fino a 50 colpi a differenza di quelli forniti dalla H&K per l’MP7 che sono in genere da 20 e da 40 colpi.

L’H&K MP7 viene attualmente utilizzato da forze di polizia, eserciti e forze speciali di vari Paesi del mondo come la Germania e l’Inghilterra;  in Italia invece l’MP7 figura tra le armi in dotazione al IX Reggimento Incursori Paracadutisti “Col Moschin”, al COMSUBIN, al GIS dell’Arma dei Carabinieri ed al NOCS della Polizia di Stato nonché in dotazione ai reparti di fanteria corazzata dell’Esercito Italiano.