Nell’ambito dei fucili d’assalto, uno storico spazio spetta all’arma denominata nell’uso quotidiano con il semplicissimo appellativo di Fal. Il Fusil Automatique Léger (fucile automatico leggero, secondo il nome esteso che è francese perché l’arma fu progettata e prodotta in Belgio) ha calibro 7,62 x 51 mm, ed ha un funzionamento a gas. Il meccanismo è sostanzialmente semplice: si basa su un pistone a corsa breve che, caricato a molla ed alloggiato sulla superficie superiore della canna, ha una capacità variabile da 5 a 30 colpi Winchester.
Il Fal è stato realizzato a Liegi durante la Guerra fredda, ad opera della famosa fabbrica di armi Fn, ovvero la Fabrique Nationale de Herstal. Si tratta di un fucile d’assalto che ha avuto notevole fortuna, diffuso anche in ambiti civili di vario tipo, ed è in uso in molte nazioni della Nato ed anche al di fuori di essa, come nel corpo brasiliano dei Bope. La popolarità di questo fucile è dovuta anche alla sapienza di progettazione con cui è stata scelta la cartuccia del calibro 7,62, non prima di svariate prove che ebbero meno successo rispetto a quella che portò al modello finale. Si volle infatti inizialmente costruire un’arma che contenesse la cartuccia tedesca 7,92 mm Kurz patrone. Si tratta di quella molto in voga durante la Seconda guerra mondiale soprattutto per armi come il diffuso StG44 di teutonica fattura.
Altre prove furono fatte, prima di arrivare al modello ideale oggi ancora in uso del Fal. Come l’adozione di un altro tipo di munizioni dopo quelle tedesche del prototipo citato più sopra. La britannica cartuccia 280/30 British, di tipo intermedio, fu rimpiazzata con notevole successo dalla 7,62 x 51 mm della Winchester, sull’onda dell’adozione di quest’ultima dalla Nato come munizione standard. Nulla di meglio per il Fal di produzione Fn, per lanciare definitivamente un fucile versatile e pratico come quest’arma. Il ruolo delle controparti internazionali di questo fucile è stato portato da svariate armi molto popolari: è considerato suo pari il russo Kalashnikov, il fucile tedesco Heckler & Koch G3, il celeberrimo statunitense M16, ed infine l’indimenticabile italiana Beretta BM 59. e La produzione industriale iniziò nel 1952, portando notevole fama al suo inventore, Dieudonne Saive. Ancora oggi un nome di spicco tra gli appassionati di armi.
Belardo 19 Ottobre 2013 il 20:13
Cit: è considerato suo pari il russo Kalashnikov, il fucile tedesco Heckler & Koch G3, il celeberrimo statunitense M16, ed infine l’indimenticabile italiana Beretta BM 59.
Cosa vuol dire un’affermazione simile? è considerato pari a queste armi da chi?
Non vorrai dirmi che qualcuno oltre te crede che l’Heckler & Koch G3 sia pari all’m16 voglio sperare, è come dire che il chianti riserva è pari al Tavernello, poi tesoro il bm59 altro non è che il fal prodotto in italia negli stabilimenti beretta, quindi sono due varianti della stessa cosa, cosi come l’L1a1 inglese che ovviamente non hai citato dato che non c’è la replica marui e quindi voi altri non potete averlo sentito nominare, ma l’m16 e l’ak47 sono due cose che non centrano una mazza, dato che parliamo di fucili d’assalto in calibro intermedio, mentre il fal e l’L1a1 sono 7,62nato che non è affatto un calibro intermedio bensì un full power.
se vuoi fare altre similitudini campate per aria puoi paragonarlo al B.A.R. o all’mauser 98K, tanto non centrano un beneamato neanche questi.
Belardo 19 Ottobre 2013 il 20:21
Leggiti gli articoli di Antony G. Williams, costui è il solo che può far capire qualcosa di armi a un italiota fanatico del softair, ha scritto anche un’approfondita analisi sul fucile L1a1 e il suo impiego tattico, leggitelo cosi capirai che differenza c’è tra quello, un ak e un m16.