Un veicolo anfibio è un mezzo di trasporto che può spostarsi sia su terraferma che in acqua.
I primi veicoli anfibi non nascevano come tali, ma erano adattamenti fatti a veicoli già esistenti per renderli galleggiabili.
Ne è un esempio il Schwimmwagen, prodotto dalla Volkswagen per la Germania Nazista negli anni della guerra, dal ’40 al ’44. Telaio e meccanica erano quelli della Kübelwagen (o Typ 82) auto militare dell’esercito Nazista, al quale veniva aggiunta un elica posteriore, che si piegava verso l’alto durante gli spostamenti terrestri, dei cassoni di galleggiamento e uno scafo che ne permettesse di stare a galla.
Fu ironicamente impiegata nelle sabbie del deserto del nord’Africa data la sua leggerezza e la trazione 4×4 e sul fronte russo. Non presentava corazzatura ne armamenti, e poteva guadare acque piatte, ma non era in grado di affrontare il mare o un fiume con una forte corrente, per questo non si può considerare davvero a tutti gli effetti un mezzo anfibio.
Come la Germania anche gli Stati Uniti nello stesso periodo svilupparono dei mezzi anfibi. Il DUKW come il Schwimmwagen non viene progettato come veicolo anfibio di nuova fattura, ma viene ricavato partendo dal telaio del GMC CCKW-353, il famoso camion a 6 ruote motrici utilizzato per muovere uomini e materiali attraverso i teatri di tutta la seconda guerra mondiale.
I motivi che spinsero alla progettazione del DUKW furono la necessità di rifornire le truppe subito dopo lo sbarco, spostando il materiale dalle navi all’entroterra in modo rapido, soprattutto nel teatro del Pacifico, dove era fondamentale dislocare materiale su molte isole. Caratteristica peculiare è la capacità di gonfiare e sgonfiare gli pneumatici a seconda del tipo di utilizzo direttamente dall’abitacolo di guida. Come la sua controparte tedesca non è corazzata ne monta armi, anche se in alcune versione fu montato un obice da 105 mm che poteva far fuoco sia da terra che dal mare.
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