Si chiama Enfield SA 80, ed un fucile britannico che rientra nella classe delle armi individuali. Comprende molti modelli, o meglio è caratterizzato dall’imitazione che ne è stata fatta in molteplici casi per la realizzazione di una vasta gamma di varianti. Le quattro versioni più importanti dell’Enfield SA 80 sono la L85A1/L85A2 IW Rifles, la L86A1/L86A2 LSW, la L22A1/L22A2 Carbine e la L98A1/L98A2 Cadet rifles. Questa è la serie forse più importante tra le armi individuali europee. Il primo progetto risale al secondo dopoguerra, quando gli ingegneri progettisti della celebre Small Arms Factory, Enfield Lock, azienda britannica produttrice di numerose armi a larga diffusione in ambito militare.
Nacque dunque il fucile d’assalto Enfield SA 80, a guerra ormai ultimata, come arma individuale destinata ad essere usata dalle truppe dell’esercito britannico, inizialmente senza molto successo, dal momento che la Nato fino agli anni ’70 predilesse l’uso di cartucce da 7,62 mm. L’Enfield SA 80 in tutte le sue varianti supportava all’origine munizioni da 4,85 mm, e non era dunque sufficientemente standardizzato all’effetto pratico. Del resto, si trattò in questo caso di una misura sperimentale delle cartucce, ed il prototipo, che fu chiamato Iw Xl 65 E5, non fu mai realizzato in un vero processo di fabbricazione su vasta scala, e mai davvero utilizzato.
Negli anni ’70 la problematica riguardante le dimensioni delle munizioni di questo fucile automatico fu risolta attraverso una scelta completamente diversa: furono adottate munizioni differenti da quelle precedentemente diffuse, ovvero presero piede proprio quelle da 4,85 mm, e questo fucile d’assalto, con questo nuovo tipo di munizionamento, ebbe maggior fortuna che in precedenza. La cartuccia da 7,62 mm fu superata in quanto poco pratica e non sufficientemente leggera per un’arma individuale con meccanismo automatico. In seguito, nuovi ripensamenti dei vertici Nato spinsero i progettisti a creare un modello che invece portasse le munizioni alla via di mezzo dei 5,56 mm.