Super-T, il localizzatore GPS da polso

Un nuovo interessante prodotto ad un prezzo decisamente non proprio per tutte le tasche, circa 969 euro, ma con accorgimenti tecnici che possono decisamente giustificarne il costo.

In effetti, Super-T, che tra l’altro appartiene sempre alla linea Spectradrome, è utilizzabile per tutte le esigenze di localizzatore satellitare personale. Secondo le indicazioni del costruttore, il prodotto, oltre ad essere perfettamente compatibili con i collari satellitari e tracciatori GPS/GSM della serie T, il prodotto di casa SPECTRADOME offre operazioni di tracciamento differenziale immediato sul display del tracciatore e senza necessità di software o apparecchi aggiuntivi.

Spectra T88, il localizzatore di Spectradrome

Il modello Spectra T88 è un localizzatore satellitare GPS di tipo avanzato e presenta una particolarità interessante, ovvero essere utilizzato da chiunque senza la necessità di conoscenze particolari supportando gli standard GPS, GSM e GPRS utilizzabile in qualsiasi posizione geografica.

Il prodotto rappresenta il giusto compromesso tra qualità e prezzo; in effetti, il costruttore propone il suo Spectra T88 ad un prezzo di poco meno di 300 euro e può essere utilizzato, come giustamente la società puntualizza, per sorveglianza e localizzazione.

In effetti, lo Spectra T88 permette di localizzare animali di taglia media, nella versione extra anche di taglia grande, o persone e per sorveglianza minori e persone anziane.

Level One, un guardiano del tutto particolare

Level One ci propone una interessante soluzioni anche se il prezzo risulta abbastanza alto, circa 445 euro, ovvero la sua WCS-0030 IP Camera con interfaccia senza fili WiFi in configurazione 11n con 150Mbps e MegaPixel H.264 e visione notturna. LevelOne WCS-0030 è una telecamera IP wireless progettata per la sorveglianza e sicurezza su 24 ore: gradevole design si sposa con le elevate prestazioni e le ridotte dimensioni.

Il prodotto permette di controllare i nostri spazi da remoto mediante l’uso di una interfaccia assolutamente user friendly che ci permette di essere consta temente informati sugli spostamenti e ci permette anche di inviare o ricevere notifiche.

I satelliti spia italiani, la serie Cosmo

È da poco in orbita l’ultimo satellite spia dell’Italia, il Cosmo-SkyMed-4, posto a 600 km di quota lanciato lo scorso 6 novembre dal lanciatore Boeing Delta II dopo una serie di rinvii a causa di diversi problemi tecnici legati al lanciatore: grazie a questo lancio si completa la costellazione italiana delle serie Cosmo che offre servizi civili e militari in base alle singole esigenze di lavoro.

La costellazione Cosmo si compone di quattro satelliti e permette di monitorare le aree interessate attraverso una rilevazione fotografica di 1,800 immagini al giorno, tipicamente 300 ad alta risoluzione e 1.500 a media risoluzione indipendentemente dalle condizioni atmosferiche fornendo utili indicazioni per usi militari e di intelligence, fornendo un valido aiuto alle nostre truppe presenti, ad esempio, in Afghanistan raccogliendo dati sulla localizzazione dei guerriglieri sul territorio e sulla loro minaccia bellica.

Soldato Italiano equipaggiato con ARX160 del progetto Soldato Futuro

Progetto Soldato Furturo, l’esercito di domani

Forze Armate ItalianeCon il mutare dello scenario mondiale soldati e uomini delle Forze dell’Ordine si trovano a combattere contro nemici sempre più al passo con la tecnologia ed in territori sempre più ostili; la soluzione è trovarsi un passo avanti rispetto al nemico con equipaggiamento e preparazione adeguata o addirittura due passi avanti; a tal proposito l’Esercito Italiano già da qualche anno sta mettendo a punto il progetto “Soldato futuro”.

L’Esercito sta infatti studiando nuove tecnologie in fatto di armi e sistemi integrati per rendere i moderni soldati capaci di affrontare qualsiasi tipo di situazione in qualsiasi teatro operativo in considerazione della sempre crescente minaccia terroristica. Quindi l’obiettivo del progetto è accrescere le capacità operative del soldato dell’Esercito, il fante, in modo che possa rispondere ad ogni tipo di minaccia. Questo può essere possibile aumentando l’efficienza operativa dei fanti esaltando ed integrando alcune delle peculiarità fondamentali che gli sono proprie: tasso di letalità, capacità di sopravvivenza, Comando e Controllo, autonomia e grado di mobilità.

4Geek Xtie 8 GB, la cravatta spia

4Geek suggerisce un prodotto davvero interessante con indubbi vantaggi e funzionalità. In effetti, grazie alla fotografia digitale e alle tecnologie utilizzate, il costruttore suggerisce un valido strumento che permette a qualsiasi utilizzatore di riprendere e registrare qualsiasi situazione per poi riversare il tutto su un normale PC attraverso la porta USB.

La cravatta Xtie permette di nascondere un microtelecamera ad alta risoluzione senza essere scoperti allo scopo di registrare sessioni video ad alta definizione ad una risoluzione di 640 x 480.

Un MQ-9 Predator Armato fino ai denti

MQ-1 Predator, discretamente micidiale

MQ-1 Predator B in volo sul desertoChi lo avrebbe mai detto: si può essere il pilota di un velivolo militare, magari armato fino ai denti, standosene comodamente seduti al sicuro a terra. La moderna tecnologia ha creato gli UAV (Unmanned Aerial Vehicle), velivoli che possono essere pilotati a distanza tramite una stazione remota, i cosiddetti Droni. Uno di questi velivoli è ormai famoso per il suo ampio utilizzo nei moderni scenari bellici soprattutto dall’USAF e dalla CIA: è l’MQ-1 Predator costruito dalla General Atomics.

La CIA e il Pentagono hanno iniziato a sperimentare i droni da ricognizione nei primi anni 1980. All’inizio del 1994 la General Atomics Aeronautical Systems si è aggiudicò un contratto per sviluppare il Predator iniziando la prima fase Advanced Concept Technology Demonstration (ACTD) che durò fino al 1996. Il nuovo progetto derivava direttamente dal drone “Zanzara GA 750 UAV”  svilluppato dall’azienda Leading Systems Inc. di Abraham Karem dopo la stessa ditta, costretta al fallimento, fu rilevata. Nel 1995, il prototipo del Predator partecipò alle esercitazioni militari statunitensi dette Sabbie Roving; il velivolo riscosse un grande successo tanto che le alte sfere militari USA decisero di utilizzarlo nella guerra dei Balcani.

Un soldato lancia un drone RQ-11 Raven

Droni UAV, guerra a distanza

Prototipi di UAV in formazione Qualche decennio fa, vedendo un veicolo del genere, qualcuno avrebbe affermato con certezza di aver visto un veicolo proveniente da un altro mondo. Oggi invece possiamo dire, quasi con assoluta certezza, di aver visto un UAV.  

UAV è l’acronimo di Unmanned Aerial Vehicle (veicolo aereo senza pilota) e così si definiscono quel tipo di veicoli che volano senza la necessità di un pilota a bordo ma comandati a distanza da una stazione o programmati per il volo in autonomia. Spesso i veicoli UAV sono anche detti Droni (dall’inglese drone che vuol dire “ronzio” a causa del rumore prodotto). Inizialmente i droni venivano considerati un sistema di addestramento per piloti o come strumenti bersaglio per antiaerea e operatori radar ma in breve tempo, con la comparsa di tecnologie sempre più evolute, sono stati sviluppati anche i cosiddetti UAV tattici, ovvero dotati di strumenti di ELINT (Electronic Intelligence) e fotocamere o telecamere per il controllo del territorio (UAVP,Universal Aerial Video Platform).