Veicolo Puma 4x4 in missione operativa

Puma (VBLM), Veicolo Blindato Leggero Multiruolo

Puma 6x6 Veicolo Blindato Leggero MultiruoloLa maggior parte degli eserciti dispone di veicoli da combattimento leggeri che possano spostarsi velocemente trasportando armamenti e truppe; questi veicoli vengono chiamati APC (Armoured Personnel Carrier) ovvero veicolo blindato trasporto truppe. L’APC dell’Esercito Italiano è il Puma.

Il Puma è un Veicolo Blindato Leggero, adatto al combattimento per operazioni a bassa intensità, solitamente impiegato per esplorazione tattica ed operazioni fuori area. Il veicolo è di tipo gommato e viene prodotto prodotto dal “consorzio Iveco Fiat – Oto Melara sia nella versione 4×4 che nella versione 6×6. Le due versioni differiscono tra loro per dimensioni e capienza oltre che per la trazione.

Soldato Italiano equipaggiato con ARX160 del progetto Soldato Futuro

Progetto Soldato Furturo, l’esercito di domani

Forze Armate ItalianeCon il mutare dello scenario mondiale soldati e uomini delle Forze dell’Ordine si trovano a combattere contro nemici sempre più al passo con la tecnologia ed in territori sempre più ostili; la soluzione è trovarsi un passo avanti rispetto al nemico con equipaggiamento e preparazione adeguata o addirittura due passi avanti; a tal proposito l’Esercito Italiano già da qualche anno sta mettendo a punto il progetto “Soldato futuro”.

L’Esercito sta infatti studiando nuove tecnologie in fatto di armi e sistemi integrati per rendere i moderni soldati capaci di affrontare qualsiasi tipo di situazione in qualsiasi teatro operativo in considerazione della sempre crescente minaccia terroristica. Quindi l’obiettivo del progetto è accrescere le capacità operative del soldato dell’Esercito, il fante, in modo che possa rispondere ad ogni tipo di minaccia. Questo può essere possibile aumentando l’efficienza operativa dei fanti esaltando ed integrando alcune delle peculiarità fondamentali che gli sono proprie: tasso di letalità, capacità di sopravvivenza, Comando e Controllo, autonomia e grado di mobilità.

Un MQ-9 Predator Armato fino ai denti

MQ-1 Predator, discretamente micidiale

MQ-1 Predator B in volo sul desertoChi lo avrebbe mai detto: si può essere il pilota di un velivolo militare, magari armato fino ai denti, standosene comodamente seduti al sicuro a terra. La moderna tecnologia ha creato gli UAV (Unmanned Aerial Vehicle), velivoli che possono essere pilotati a distanza tramite una stazione remota, i cosiddetti Droni. Uno di questi velivoli è ormai famoso per il suo ampio utilizzo nei moderni scenari bellici soprattutto dall’USAF e dalla CIA: è l’MQ-1 Predator costruito dalla General Atomics.

La CIA e il Pentagono hanno iniziato a sperimentare i droni da ricognizione nei primi anni 1980. All’inizio del 1994 la General Atomics Aeronautical Systems si è aggiudicò un contratto per sviluppare il Predator iniziando la prima fase Advanced Concept Technology Demonstration (ACTD) che durò fino al 1996. Il nuovo progetto derivava direttamente dal drone “Zanzara GA 750 UAV”  svilluppato dall’azienda Leading Systems Inc. di Abraham Karem dopo la stessa ditta, costretta al fallimento, fu rilevata. Nel 1995, il prototipo del Predator partecipò alle esercitazioni militari statunitensi dette Sabbie Roving; il velivolo riscosse un grande successo tanto che le alte sfere militari USA decisero di utilizzarlo nella guerra dei Balcani.

Il gettaponte Biber, la guerra del genio

Non può esserci un esercito senza il genio e non può esistere il genio senza un gettaponte, ovvero un sistema di tipo corazzato che permettono alle forze armate di proseguire nella loro avanzata incuranti dalla presenza degli ostacoli che incontrano durante il loro andamento.

I gettaponti sono stati realizzati fin dalla seconda guerra mondiale, ma dobbiamo aspettare gli anni successivi per vedere all’opera l’evoluzione dei mezzi corazzati di questo tipo e, di sicuro, il gettaponte Biber della ex Repubblica Federale Tedesca può rappresentare un valido esempio tanto da essere riconosciuto un ottimo sistema, almeno dalle sue evoluzioni successive.

Il gettaponte di tipo B venne realizzato dalla industrie Krupp nel 1975.

Un soldato lancia un drone RQ-11 Raven

Droni UAV, guerra a distanza

Prototipi di UAV in formazione Qualche decennio fa, vedendo un veicolo del genere, qualcuno avrebbe affermato con certezza di aver visto un veicolo proveniente da un altro mondo. Oggi invece possiamo dire, quasi con assoluta certezza, di aver visto un UAV.  

UAV è l’acronimo di Unmanned Aerial Vehicle (veicolo aereo senza pilota) e così si definiscono quel tipo di veicoli che volano senza la necessità di un pilota a bordo ma comandati a distanza da una stazione o programmati per il volo in autonomia. Spesso i veicoli UAV sono anche detti Droni (dall’inglese drone che vuol dire “ronzio” a causa del rumore prodotto). Inizialmente i droni venivano considerati un sistema di addestramento per piloti o come strumenti bersaglio per antiaerea e operatori radar ma in breve tempo, con la comparsa di tecnologie sempre più evolute, sono stati sviluppati anche i cosiddetti UAV tattici, ovvero dotati di strumenti di ELINT (Electronic Intelligence) e fotocamere o telecamere per il controllo del territorio (UAVP,Universal Aerial Video Platform).

Lince VTLM Anfibio passa guada un fiume

Lince (VTLM), Veicolo Tattico Leggero Multiruolo

Lince VTLM nel desertoIl Lince VTLM (Veicolo Tattico Leggero Multiruolo) nasce dalla necessità dell’Esercito Italiano di dotarsi di un nuovo veicolo leggero multiruolo con elevate capacità di protezione del personale per una graduale sostituzione dei VM-90 (torpedo e protetto). Il Lince possiamo dire che può essere considerato l’equivalente dell’Hammer statunitense. Il veicolo infatti viene utilizzato per il trasporto e la protezione di unità di fanteria leggera; dalla postazione del sedile anteriore possono essere utilizzate mitragliatrici leggere e pesanti, calibri da 5,56mm e 7,62 mm mentre dal sedile posteriore si possono utilizzare calibri dal 12,7 o superiore con l’armamento posto sulla ralla.