Shuriken, armi da ninja

Duen Ninja si combattonoLi abbiamo visti migliaia di volte in scene di film storici giapponesi o moderni di arti marziali, magari qualche volta abbiamo anche pensato di usarli personalmente: sono i micidiali Shuriken.

Il termine Shuriken letteralmente viene tradotto come lama nascosta nella mano, in particolare indica dardi di varie forme e dimensioni che possono essere suddivisi in due grandi categorie: i Bo Shuriken e gli Shaken. La prima categoria dei Bo Shuriken la più diffusa, è costituita da tre modelli principali distinti a seconda della provenienza del materiale utilizzato per la loro costruzione; il primo modello, definito “gata hari” ha forma cilindrica con lati dritti oppure a forma di ago; il secondo modello, definito “gata Kugi” ha sezione quadrata a forma di chiodo; il terzo modello, definito “Tanto gata”, di forma piatta e più ampia con un aspetto molto simile ad un coltello. In genere i Bo Shuriken sono lunghi dai 12 ai 21 cm ed hanno un peso che varia dai 35 ai 150 grammi. Le tre categorie Bo Shuriken si suddividono a loro volta secondo  una classificazione distinta in base alla forma delle lame o in base agli oggetti dai quali sono stati adattati.

Il Thompson M1921 negli anni ruggenti

Thompson M1, il mito degli anni ruggenti

Gangster impugna un Thompson M1921Molte della armi americane sono state spesso mitizzate soprattutto grazie a film in cui l’utilizzo delle stesse ne ha diffuso la conoscenza nell’immaginario collettivo. Una di queste armi è il famoso “Tommy Gun”, altrimenti noto come fucile mitragliatore Thompson M1.

Il fucile Thompson M1 è appunto un’arma automatica e fu progettata dal generale americano John T. Thompson nel 1919 per la Auto Ordnance Corp prendendo come idea di base un arma automatica capace di sparare munizioni calibro 45.  Il primo modello Thompson prodotto fu l’M1921(dall’anno di produzione 1921) utilizzato per la prima volta dai corpi di polizia americani nella lotta al crimine organizzato e successivamente, nel 1928, dai Marines in Nicaragua e dalla Guardia Costiera americana negli scontri con i contrabbandieri di alcolici. A renderlo molto famoso, in modo negativo, furono le numerose pellicole cinematografiche che ne esaltavano l’uso sfrenato che ne fecero i gangster nel periodo degli anni ’20, i cosiddetti anni ruggenti, per commettere i crimini più efferati (la strage di San Valentino ad opera degli scagnozzi di Al Capone).

Il Northover Projector, l’arma della Home Guard britannica

All’indomani del fatti di Dunkerque il timore di un’eventuale invasioni nazista ai danni della Gran Bretagna crebbero tanto che il governo inglese pensò di equipaggiare la Home Guard di armi controcarro e, nel caso particolare, si pensò alla Northover Projector.

Questa particolare arma poteva, o almeno così era stata concepita, lanciare una bottiglia piena di fosforo contro i carri armati nemici con un calibro di 63.5 mm e un peso di 27,2 kg per il lanciaproiettili e con l’affusto si arrivava a 33,6 kg. Il Northover Projector poteva scaraventare la bottiglia fino a 91 metri, anche se i manuali tecnici riportavano il dato di 274 metri.

Il fucile controcarro sovietico, il PTRS-41 e PTRD-41

L’Unione Sovietica, nel corso della seconda guerra mondiale, approntò diverse armi per tentare di scalfire l’invulnerabilità dell’esercito nazista che utilizzava potenti carri armati e che mettevano in pratica il mito della guerra lampo, o BlitzKrieg.

I tecnici dell’Unione Sovietica misero a punto due varianti del fucile controcarro, ovvero il modello PTRS-41 e PTRD-41.

Il modello più fortunato, e interessante da un punto di vista tecnico, è stato il PTRS-41, costruito per l’appunto nel ’41, e rappresenta l’evoluzione del modello precedente e si basa su un funzionamento semiautomatico su calibro 14.5 x 114 mm, più potente rispetto al modello 12.7 x 108 mm.

Kit di accessori per modifica mitragliatrice serie MAG 58 NATO

M240, l’evoluzione del mito

Un soldato americano impugna una mitragliatrice M240La mitragliatrice M240 viene considerata l’erede moderna dell’ormai anziana mitragliatrice M60, dalla quale riprende i principi di funzionamento e buona parte della dislocazione, nonché la variante statunitense della FN MAG 58 belga; quest’arma viene prodotta dalla divisione americana dell’azienda belga Fabrique National des Armes Herstal ed utilizza caricatori a nastro con cartucce calibro 7,62 × 51 mm.

L’M240 fu entrò in servizio per la prima volta nel 1977 montata su carri armati dell’US Army ma poco alla volta si è diffusa fino ad oggi come arma per ogni applicazione utilizzata da esercito e marina. Pur conservando molte caratteristiche della progenitrice M60 la nuova mitragliatrice se ne distingue per una maggiore affidabilità, grazie ad un migliorato e più complesso sistema di recupero gas di sparo, funzionando così meglio e con minore manutenzione. Il prezzo di questi miglioramenti purtroppo si ritrovano nella maggiorazione di costi e peso (12,5 Kg).

Il fucile controcarro Tipo 97

Il fucile controcarro tipo 97 non era proprio un’arma portatile; in effetti, l’arma pesava attorno ai 52 kg anche per via del suo sistema di funzionamento di tipo semiautomatico a sottrazione di gas con un calibro da 20 mm.

Il fucile controcarro tipo 97 era un’arma di produzione giapponese e fu utilizzato nel Pacifico con grande successo contro i carri leggeri, ma l’efficacia è stata di breve durata; in effetti, con l’arrivo dei carri armati di nuova concezione, lo Sherman M4, rilevò tutti i suoi limiti.

L'M60 a bordo delle imbarcazioni della Guardia Costiera americana

M60, un mito americano

Schwarzenegger imbraccia un M60 nel film CommandoTutti sicuramente ricordano Arnold Schwarzenegger, Silvester Stallone e tanti altri attori, nelle scene di centinaia di film, scaricare interi nastri di mitragliatrice contro i nemici, a volte imbracciata anche con una sola mano, ma pochi sanno di che tipo di arma si tratta; è la mitragliatrice americana M60 calibro 7,62 x 51 mm NATO.

L’M60 riprendeva i principi tecnici della mitragliatrice MG 42 tedesca.  Infatti alla fine della seconda guerra mondiale gli ingegneri della US Ordnance cominciarono a lavorare al progetto di una nuova mitragliatrice che potesse sostituire le varie versioni della Browning calibro 30.06; diedero vita così alla mitragliatrice M60. Della cugina tedesca l’M60 riprendeva non solo il sistema di alimentazione ma utilizzava anche una versione del sistema di chiusura appositamente modificato per sparare solo in automatico anche se a bassa cadenza (raffica 550 colpi/min).

Yuan Wang, dalla Cina con furore

Non è certamente possibile paragonare la Repubblica Popolare Cinese con il potenziale bellico degli Stati Uniti, ma la Cina si è sempre battuta per ottenere un ruolo importante tra le primarie potenze mondiali e, a questo riguardo, si è da sempre adoperata per realizzare le sue navi spia: strumenti per osservare e monitorare le missioni delle navi americane in particolari.

Le due navi della classe Yuan Wang, Yuan Wang 1 e Yuan Wang 2, sono i primi esemplari della classe.

Le navi della classe Yuan Wang dispongono di un dislocamento di 17100 tonnellate a carico standard ma può arrivare a 21000 tonnellate a pieno carico. Le navi assicurano una lunghezza di 190 metri, una larghezza di 22,6 e un pescaggio di 7,5 metri. È anche opportuno osservare che le navi di recente costruzioni si basano su dimensioni leggermente superiori rispetto alle prime versioni.

Soldato tedesco impugna una MG 3

MG 42, la mitragliatrice

Soldati tedeschi sparano con MG42 da postazione fissaL’avrete visto in migliaia di film di guerra…il soldato tedesco che da una postazione fissa, in genere un bunker, mitraglia ogni cosa che vede muoversi; sapete quel soldato con cosa sta sparando? Semplice spara con una mitragliatrice MG 42 (Maschinengewehr 42) calibro 7,92 mm.

La mitragliatrice MG 42 è stata in dotazione all’esercito tedesco dal 1942 alla fine della seconda guerra mondiale;  alla fine del 1943 è stata anche utilizzata dall’esercito della Repubblica Sociale. L’MG42 ancora oggi non ha eguali per semplicità d’uso, cadenza di fuoco e affidabilità.

Browning HP, il re delle calibro 9

Se dovessimo scegliere un personaggio da citare come il “padre” delle armi automatiche e semi-automatiche, non avremmo dubbi nell’indicare John Browning, uno dei più grandi progettisti e sviluppatori non solo della sua epoca, ma di tutta la storia. Ci ripromettiamo di dedicargli un intero articolo di qui a qualche giorno, ma per ora vogliamo concentrare l’attenzione su una delle sue creature, la Browning HP, una pistola semi-automatica calibro 9 mm, che vide la luce dopo la morte del suo ideatore.

John Browning era già molto noto per aver prodotto colt, Winchester e mitragliatrici, ma nel 1925 decise di seguire l’idea che lo portò alla progettazione di una calibro 9, salvo poi morire dopo aver “partorito” il primo prototipo. Il progetto venne comunque continuato, per passare poi nelle mani dei belgi, che la arricchirono del caricatore bifilare, vera novità per l’epoca.