Coltello e multiuso

Le armi bianche, classificazione di base

I tre pirati duellano all'arma bianca con spadeLe armi sono state create dall’uomo agli albori della propria esistenza quando cominciò ad avere consapevolezza delle prorpie capacità venatorie prima e guerriere in seguito. L’uomo capì che sia per cacciare che per combattere, un bastone munito di una selce tagliente in cima era molto più efficace di un semplice bastone nodoso. Nascono così le prime armi bianche.

Si dicono armi bianche tutti quegli oggetti con esplicita funzione di arma capace di provocare ferite tramite punte, lame o forme contundenti. A seconda della loro dimensione le armi bianche posso essere classificate in armi corte, armi medie ed armi lunghe.

Il mercenario, una figura discutibile

Il trattato di Lisbona regola i poteri dei 27 Stati membri europei per far fronte a nuove problematiche, tra le quali le minacce e il ruolo degli Stati rivolti a tutelare il loro preminente interesse economico.

Il trattato di Lisbona risalta le competenze dell’Unione in materia di politica estera e di sicurezza comune in tutti i settori della politica estera e in tutte le questioni relative alla sicurezza dell’Unione, compresa la definizione progressiva di una politica di difesa comune che può condurre a una difesa comune.

Il Trattato europeo prevede importanti cambiamenti importanti nelle relazioni tra gli Stati e la creazione di nuovi strumenti in materia di politica estera e di difesa i quali sono accompagnati da alcune evoluzioni istituzionali di carattere generale che dovrebbero contribuire a modificare profondamente sia la concezione che l’esecuzione dei progetti europei di difesa.

l’India Pattern Musket, il fucile del Granducato di Toscana

Il Granducato di Toscana armò originariamente il suo esercito con armi inglesi e, di questi, sicuramente l’India Pattern Musket ne è l’esempio più interessante e solo successivamente, ovvero a partire dal 1818, le armi allora utilizzate furono sostituite da armamento francese fabbricate sul territorio italiano presso gli stabilimenti di Brescia.

Il Granducato di Toscana dopo il 1840 incominciò a utilizzare armi basate su tecnologia francese basate su sistema a percussione, come ad esempio i modelli 1842. Dalle registrazioni presso vari archivi storici si può certamente affermare che il Granducato di Toscana utilizzava le armi ad accensione a pietra focaia, ovvero i fucili da fanteria francese (mod. 1777), il fucile da fanteria inglese, o India Pattern Musket, i fucili da fanteria su modello francese ma di fabbricazione bresciana e le pistole da cavalleria di modello francese (anno XIII), sempre di fabbricazione bresciana.

La figura giuridica del contractor

Non esiste, allo stato attuale la figura professionale, giuridicamente riconosciuta, del contractor. In questa accezione rientrano, però, tutte quelle persone che sono stipendiate da una società privata e che svolgono funzioni nel campo della sicurezza.

Il contractor non può essere qualificato come combattente legittimo poiché di regola non è incorporato nelle Forze armate di un Paese belligerante e di solito può essere utilizzato come servizio di guardia alle ambasciate e ad altri edifici pubblici o privati, la scorta armata di dignitari o di imprenditori o in altri servizi resi nel quadro di un conflitto armato, così come esiste la possibilità di inquadrarli come servizio di guardia su navi commerciali per la difesa dagli attacchi di pirateria.

Le Redoutable e la force de frappe

La force de frappe fu voluta fortemente dal generale de Gaulle il 3 novembre 1959 con la famosa dichiarazione a suo sostegno

Bisogna che ci procuriamo ciò che si è convenuto chiamare una force de frappe suscettibile di spiegarsi in qualsiasi momento e non importa dove. È ovvio che la base di questa forza sarà un armamento atomico.

Dando seguito alla volontà francese di dotarsi di armamento di tipo atomico anche per le decisioni assunte dal governo francese, nel 1954, sotto la IV Repubblica dei governi Pleven, Mollet, Bourges-Maunoury e Gaillard.

In questo contesto il sommergibile a propulsione atomica “Le Redoutable” assume una posizione importante e strategica nella politica militare e nucleare francese.

Le navi della classe Michigan

Le navi della classe Michigan rappresentano di certo una novità per il panorama della marina  militare insieme alla Dreadnought. In effetti, la Dreadnought fissò lo standard per le navi da battaglia della Grande Guerra definendo nuovi precisi limiti di velocità e di grandezza dotati di cannoni di grosso calibro, anche se la mancanza di armamenti di calibro secondario ne rivelò diversi limiti.

La marina britannica costruì la Dreadnought poco prima della Michigan di marca americana precedendo, per l’appunto, la marina americana nella strada della nuova concezione delle forze navali militari.

In effetti, la Michigan, sebbene la costruzione iniziò prima della Dreadnought, fu messa in servizio dopo l’esempio navale inglese. Le navi della classe Michigan potevano disporre di artiglierie principali in torri binate sovrapposte in grado di sparare su entrambi i lati della nave: un aspetto in più rispetto alla Dreadnought.

L’Henschel Hs 294

La Henschel Hs 294 era stata studiata e realizzata per attaccare le navi alleate munite di corazze sotto la linea di galleggiamento e il suo progettò derivò dalla Henschel Hs 293.

In realtà, l’arma fu impiegata troppo tardi per apprezzarne l’uso e l’efficacia.

L’ Henschel Hs 294, o la bomba antinave con propulsione a razzo, utilizzava un sistema propulsivo composto da due razzi Walter 109-507D in grado di offrire fino a 1300 kg di spinta. L’arma concepita dal genio militare tedesco poteva raggiungere una velocità massima di 860 km/h con un peso di 2170 kg, globale, con la testata da 656 kg.

Dopo i primi usi si scoprirono alcune limitazioni, ovvero l’impiego contro le navi era risultato abbastanza difficoltoso per via del suo ingresso in acqua che ne deviava, seppur leggermente, la sua traiettoria.

Typhoon del 32mo stormo caccia dell'AMI

EFA Typhoon

Un Tornado e un Typhoon in formazioneDopo l’eccezionale risultato raggiunto con il progetto Tornado l’Europa ci riprova e con un vasto programma di collaborazione internazionale nasce il programma EFA (European Fighter Aircraft),ormai quasi in fase conclusiva, denominato “Eurofighter Typhoon”.

L’Eurofighter Typhoon è uno dei più avanzati aerei da combattimento multiruolo che vanta il record dell’aereo militare sviluppato dal più vasto programma di collaborazione militare europeo; infatti alla realizzazione del velivolo hanno partecipato Germania, Italia, Spagna, Regno Unito, Austria e, pur non essendo una nazione europea, il Regno dell’Arabia Saudita.

MP40 Schmeisser equipaggiamento dell'esercito tedesco

MP 40, lo “Schmeisser” della Wehrmacht

Sottufficiale tedesco armato con MP40Una delle icone della Seconda Guerra Mondiale, dal punto di vista militare germanico, è proprio il soldato dell’esercito tedesco che impugna un mitra durante battaglie in campo aperto o rappresaglie nei paesi assoggettati: quel mitra si chiama MP40.

Il mitragliatore MP40 (Machine Pistole 40) nasce dallo sviluppo definitivo di un prototipo dello stesso tipo di arma denominato MP36; il prototipo MP36 era un’arma completamente realizzata in metallo ideata dall’azienda tedesca Erma-Werke a seguito di una specifica richiesta da parte del governo tedesco per dotare le proprie truppe di una nuova arma automatica.

Yokosuka MXY7 Okha, la guerra suicida

Il fiore di ciliegio, Yokosuka MXY7 Okha , era una bomba volante pilotata che veniva trasportata, nel raggio di 37 km dal bersaglio, da un bombardiere bimotore Mitsubishi G4M2e: la Okha veniva sganciata e, mediante una velocità picchiata, si dirigeva verso il bersaglio con tre razzi ausiliari per potenziarne la spinta.

La Yokosuka MXY7 Okha rientrava tra le armi utilizzate dagli attacchi suicida giapponesi attuati sul finire della seconda guerra mondiale, 1944.

La decisione di ricorre alla Yokosuka MXY7 Okha in modalità kamikaze era nata da esigenze di ordine pratico; in effetti, la decisione maturò verso l’agosto del ’44 visti gli esiti non ritenuti soddisfacenti dei tecnici giapponesi di mettere a punto un’arma teleguidata.