A tutti gli amanti di spada medievale di Roma e provincia potrebbero interessare gli ottimi corsi di spada tenuti dall’Accademia Romana d’Armi, ormai da oltre un decennio punto di riferimento nella capitale. La richiesta per i corsi di spada medievale è andata crescendo negli ultimi anni fra i giovani ma non solo: i corsi dell’Accademia Romana d’Armi possono insegnare la tecnica e la disciplina a chi vorrebbe impararle.
Armi bianche
Armi antiche,il kopesh egiziano
Tra le armi antiche più affascinanti troviamo il kopesh, la spada-falce degli antichi egizi. Il kopesh in realtà, benché noto per l’utilizzo che ne fece il popolo egiziano, non è stato inventato dagli egizi ma dai sumeri: solo in seguito la spada-falce è stata fatta propria dal popolo dei faraoni. La storia di quest’arma è lunghissima, tanto che secondo gli ultimi studi cadde in disuso solo nel 1300 a.C., dopo aver ispirato la creazione di svariate altre armi tra cui, secondo molti, anche la classica scimitarra medio orientale.
Il pilum, il giavellotto degli antichi romani
Il pilum è un tipo particolare di giavellotto che veniva usato dagli antichi romani nei combattimenti a breve distanza. Decisamente peculiare risulta il fatto che ogni soldato (ogni pilano), non era provvisto di un pilum ma di due: uno leggero e uno pesante. Questa arma inastata aveva una lunghezza quasi sempre compresa tra i 150 e i 190 cm, con un gambo in ferro studiato affinché penetrasse negli scudi nemici raggiungendo il corpo dell’avversario. La parte di raccordo tra legno è ferro era quella decisamente più variabile.
Armi medievali, il martello da guerra e il martello d’armi
Il martello da guerra e il martello d’armi, benché entrambe armi bianche di tipo condundente in uso nel medioevo europeo, non devono essere confusi. Esiste infatti una netta distinzione tra le due armi: il martello d’armi è, difatti, un’arma della cavalleria derivata dal martello da guerra utilizzato dalla fanteria.
Armi antiche, l’ascia da battaglia
L’ascia da battaglia è una delle armi più antiche mai utilizzate dall’uomo. Si tratta in sostanza di una scure la cui produzione segue tuttavia accorgimenti destinati al suo impiego bellico anziché lavorativo. Se l’ascia da battaglia è un’arma antichissima, tuttavia le sue evoluzioni ne hanno fatto un’arma bianca classica anche del medioevo, una delle armi, in conclusione, più utilizzate di sempre.
Tanto, il lungo pugnale del samurai
Il tanto è il lungo pugnale giapponese del samurai, accessorio importante e quasi irrinunciabile del guerriero, caricato inoltre di grande importanza rituale. Veniva spesso tenuto dietro la schiena per non intralciare i movimenti d’estrazione e combattimento della katana e del wakizashi, le due spade classiche del samurai.
Il giavellotto, da arma da lancio a disciplina olimpica
Il giavellotto, da arma da lancio pesante e potente in uso fin da tempi antichissimi, nei quali era usata con grande frequenza anche nella caccia, a spettacolare disciplina olimpica del settore dell’atletica leggera.
Armi antiche, la spada sasanide
La spada sasanide in uso nelle forze di cavalleria dell‘Impero Sasanide nell’antichità propone caratteristiche poi convogliate, secoli dopo, nelle lame curve da cavaliere sul tipo della sciabola. La spada sasanide era la spada dei nobili sasanidi, ed era quasi sempre tutta in metallo: impugnatura, fodero e lama. Gli esemplari giunti fino a noi sono incredibilmente lussuosi, tutti appartenenti ai nobili sasanidi e forgiati in oro, argento o addirittura platino, con pietre preziose incastonate.
La scimitarra, una fra le più brutali armi da taglio
La scimitarra è una spada dalla lama curva usata quasi esclusivamente per attacchi da taglio. Per il suo peso e la sua conformazione risulta essere tra le più brutali lame da taglio. Ha una lama affilata su un solo lato, con il taglio convesso e il dorso concavo. Le scimitarre venivano impugnate con una sola mano.
La sciabola da arma da guerra ad arma di rappresentanza
La sciabola è una spada storicamente utilizzata dalla cavalleria, con una lama a filo unico e curva, con l’affilatura sul lato convesso, la guardia nettamente pronunciata e lunghezza variabile a seconda dei paesi. Il termine sciabola deriva dal polacco szabla, poiché furono proprio gli ussari di Polonia a utilizzare i primi esemplari di sciabola in Europa, influenzati dal contatto con le scimitarre degli ottomani e dei tartari.