Alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Difesa, Roberta Pinotti e del capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, si è svolta a Roma nella sede di Palazzo Salviati la cerimonia di apertura del nuovo anno accademico 2016-2017 del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD), tutta incentrata sul tema della Difesa europea.
Un passo avanti per la costruzione di una Difesa europea anche se il percorso da compiere è ancora lungo e comprende altri tasselli fondamentali tra i quali due di prioritaria importanza: l’attivazione di un meccanismo per cui finanziare le missioni europee in modo collettivo, e il rilancio di un programma industriale che tolga dai criteri di stabilità i progetti comuni europei per dare una spinta alla costruzione di un’industria maggiormente coesa su progetti europei. L’obiettivo ultimo è sempre quello di garantire la difesa e la sicurezza in Italia e all’estero, rispondendo anche ai mutati scenari geostrategici. Questo in sintesi l’intervento del capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Claudio Graziano, che ha aperto ufficialmente l’anno accademico.
Le Forze armate sono una risorsa per il Paese che vogliamo mettere a disposizione a 360 gradi senza l’idea di invadere campi che non ci spettano, ma con quella di dare una mano.
Con queste parole, invece, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha concluso il suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Centro Alti Studi per la Difesa.
Il ministro ha ricordato che in questi anni le Forze armate hanno moltiplicato i loro impegni: sono 7.000 i militari impegnati nelle missioni internazionali ai quali si aggiungono gli uomini e le donne che operano in patria per l’emergenza terremoto e per la sicurezza con l’operazione Strade Sicure. E a proposito dell’operazione strade sicure il ministro Pinotti ha aggiunto:
In un momento in cui sul vissuto dei cittadini e del mondo incombe la preoccupazione del terrorismo usiamo uno strumento che era già nato e l’abbiamo messo a disposizione per una maggiore vigilanza del territorio. In Francia non avevano uno strumento del genere e hanno attuato l’operazione Sentinelle.
Ai frequentatori del nuovo anno accademico – 68^ Sessione e la 16^ Forma Speciale dell’Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD) e per il 19° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) – ha ricordato poi l’importanza del Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la Difesa:
Il Governo si è mosso con i vertici militari secondo i punti focali e gli obiettivi individuati in questo documento: la spinta europeista e la convinzione di una maggiore cooperazione tra Unione europea e Nato.
Questo argomento, tra l’altro, è stato al centro della ministeriale EU appena conclusa a Bruxelles con il raggiungimento di un risultato tutt’altro che scontato: l’approvazione dell’Implementation Plan on Security and Defence.
Un piano dentro il quale c’è molto del pensiero italiano – ha detto la titolare del Dicastero -primo tra tutti il coordinamento, ormai concretizzato, tra l’operazione EU Sophia e la missione Nato Sea Guardian e una cabina di regia sulle operazioni nel Mediterraneo.
A tracciare il programma del nuovo anno accademico è stato il presidente del Centro Alti Studi per la Difesa, Generale di Corpo d’Armata Massimiliano Del Casale, mentre l’ad di Leonardo-Finmeccanica, Mauro Moretti, ha svolto una lectio magistralis sul tema ‘Una nuova strategia per la Difesa Europea’.
Fonte e foto difesa.it