Mantenimento dell’ordine pubblico e tecniche di controllo della folla, istituzioni di posti di blocco, irruzione all’interno di edifici, perquisizioni e procedure di arresto mediante tecniche di ammanettamento. Ma anche riconoscimento di ordigni esplosivi, procedure per la messa in sicurezza di aree urbanizzate ed interventi di primo soccorso su soggetti traumatizzati. I caschi blu del contingente italiano di Unifil addestrano le polizie locali in Libano perché siano preparate a garantire la sicurezza nel paese.
Le fasi salienti del ‘Law enforcement basic course’, sono consistite nell’attività addestrativa organizzata dai ‘caschi blu‘ del contingente italiano di Unifil a favore degli agenti delle ‘Internal security forces’, unità di polizia a cui sono affidati compiti di ordine pubblico nel Libano.
Articolato su lezioni teoriche e pratiche, il corso si è svolto nella base Millevoi di Shama allo scopo di migliorare la preparazione e l’efficienza dei reparti delle forze dell’ordine locali, incrementarne l’interoperabilità e il coordinamento con le Forze armate libanesi.
Le diverse fasi del corso sono state seguite dai Carabinieri del nucleo di Polizia Militare della base, con l’ausilio di unità specializzate del genio e del personale medico del contingente.
Vivissima soddisfazione per l’esito del corso è stata espressa dal comandante del Sector West e dal comandante delle Internal security forces del Sud del Libano che hanno presenziato alla cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione.
La missione Unifil è stata rinnovata nel 2006 (la prima era partita nel 1982), anno in cui si è consumata una delle offensive tra Libano e Israele più cruenta. In 34 giorni di guerra ci furono 124 morti israeliani e 1200 libanesi.
Con la risoluzione Onu 1701 il consiglio di sicurezza ha dato a Unifil 2, compiti e obiettivi: monitorare la cessazione delle ostilità tra i due Stati, supportare le Laf (forze armate libanesi) e la popolazione locale tramite progetti guidati.
Prima della missione, le forze armate libanesi erano praticamente inesistenti e ogni gruppo politico aveva una sua milizia privata. Oggi sono i 38 i paesi che partecipano alla missione considerata da molti forse l’unica missione Onu realmente riuscita. Il confine con Israele è infatti quello più sicuro per il Libano.
Fonte e foto difesa.it