Bunker antiatomico: quanto costa, quale tipologie esistono e come sceglierlo? La paura per un possibile attacco nucleare continua a balenare, ciclicamente, all’attenzione della popolazione, come di recente avvenuto per via delle pesantissime minacce lanciate dalla Corea del Nord. Dopo che il progetto Ecofeudo dell’autista di Grillo, Walter Vezzoli, è finito sotto i riflettori con i suoi bunker antiatomici, l’argomento è tornato a interessare un numero ancor più largo di cittadini.
Un bunker antiatomico costa, in genere, dai 20 mila euro per una singola stanza con tavolo e sedie ai 50 mila per un monolocale basilare giungendo ai 100 mila euro per monolocali o bilocali provvisti di qualunque servizio utile. Naturalmente i prezzi possono salire ancora, e non poco, a seconda dell’ampiezza e della qualità del bunker. Di base, lo ricordiamo, un bunker o rifugio antiatomico è un edificio costruito nelle profondità del terreno al fine di evitare il contatto dei rifugiati con le radiazioni potenzialmente presenti nell’atmosfera. Quasi sempre l’involucro esterno viene costruito in cemento armato, con due entrate/uscite: una per l’ingresso delle persone e l’altra per il ricambio dell’aria.
Come scegliere un bunker antiatomico? Tutto dipende dalle esigenze e da quanto si è disposti a spendere. Vi sono alcuni punti in particolare su cui è opportuno soffermarsi. I muri esterni in cemento possono avere uno spessore variabile dai 30-40 cm a un metro o anche due: si tratta di un punto che molti giudicano fondamentale per la sicurezza, da tenere quindi nella massima considerazione. In secondo luogo bisogna valutare la presenza e la qualità della cosiddetta “cellula di sopravvivenza”, ovvero lo spazio deputato al ricambio dell’aria, all’espulsione degli elementi potenzialmente nocivi tanto per gli abitanti quanto per la struttura stessa (umidità compresa). In terzo luogo, per capire quanto costa e quindi anche come scegliere un bunker antiatomico bisogna valutare lo spazio utilizzato: i bunker prefabbricati possono essere unifamiliari (la maggior parte lo sono), presentando tuttavia differenze macroscopiche in termini di spazio vitale e servizi che vanno oltre l’acqua, gli alimenti, l’elettricità e i sistemi sanitari.
Abbiamo accennato al fatto che un bunker può costare dai 20 mila euro in su, tenendo conto che per un monolocale si parte, all’incirca, dai 50 mila euro. Per capire quale scegliere ci si deve interrogare su quante persone il bunker dovrà accogliere, sul livello di sicurezza minimo che si intende ottenere, sulla qualità dei sistemi di depurazione e sull’ampiezza dei servizi di cui si vuole poter beneficiare.
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