Hello Boys, il fucile anticarro

Il fucile anticarro è un’idea che viene da lontano; in effetti, è dalla prima guerra mondiale che si utilizzano sistemi controcarro di questo tipo finalizzate per arrestare l’avanzata dei primi mezzi corazzati e unità meccanizzate, anche se non sono per nulla paragonabili con i sistemi corazzati moderni.

Il fucile anticarro era un’arma potente che poteva fermare un elefante in corsa e capace di arrestare con la sua potenza distruttiva le corazze leggere dei primi carri armati. Dalla seconda guerra mondiale e con la graduale sostituzione delle originarie corazze con sistemi più efficaci e con l’introduzione delle armi controcarri della fanteria, quali bazooka o Panzerfaust, i fucili anticarro persero il loro potenziale distruttivo.

Esistono diversi fucili controcarri e ognuno può vantare un servizio eccellente e, tra questi, non possiamo non ricordare il modello Boys, Mk 1, con un calibro da 13,97 mm in grado di perforare fino a 21 mm di acciaio da 302 metri di distanza con una velocità iniziale di 991 m/s.

L’esercito francese impiegò il fucilone controcarri Boys, modello Mk 1 con supporto monopiede, dal 1940 fornito dagli inglesi in cambio di cannoncini controcarri Hotchkiss da 25 mm.

Del fucilone Boys furono messi in servizio due varianti: il modello Mk 1 e la variante Mk 1*. L’ultima versione rispondeva alle esigenze di produzioni di allora;in effetti, la variante era provvista di un freno di bocca più semplice e del bipiede del Bren Gun che permettavano una loro veloce produzione per esigenze belliche.

Il vero nome del Boys era Rifle Anti-Tank 0,55-in Boys Mk 1 e venne chiamato in origine Stanchion Gun, ovvero fucile di supporto e solo successivamente venne modificato in Boys in ricordo del suo progettista.

Il fucilone controcarri Boys poteva perforare corazze da 21 mm ma, nel contempo, produceva un forte rinculo: per cercare di porvi rimedio i progettisti applicarono un freno di bocca.

Ricordiamo che il congegno di sparo del Boys era a ripetizione ordinaria con azionamento a mano e l’alimentazione del vano munizioni avveniva mediante un caricatore ad astuccio che poteva disporre di cinque colpi.

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