Il corpo speciale del Bope esiste tra le forze speciali della Polizia militare del Brasile dal 1978. Per l’esattezza, la data ufficiale della creazione di questo contingente è quella del 19 gennaio del 1978, ad opera dell’allora capitano della Polizia militare Paulo Cesar Amendola de Souza. Il progetto fu da lui discusso insieme al capitano generale della Polícia Militar do Estado do Rio de Janeiro nonché colonnello dell’esercito brasiliano, Mário José Sotero de Menezes, e si concretizzò in breve tempo, sulla base delle esigenze inquadrate dai due alti gradi della Polizia militare.
Il nome subì alcune variazioni, dopodiché si decise definitivamente per la denominazione Bope, che sta per Batalhão de Operações Policiais Especiais, ossia battaglione per le operazioni speciali di polizia. Oggi questa truppa è un corpo indipendente che gode di autonomia amministrativa. La sua sede principale è proprio all’interno di una Favela, tipo di territorio i cui problemi il Bope è chiamato a risolvere. Il quartier generale si trova infatti nel Morro do Pereirão, che è una zona periferica che costituisce la Favela della vicina città di Pereirão.
Il Bope, corpo di uomini addestrati in modo davvero duro e costante, pronti a tutto e che principalmente devono agire contro i narcotrafficanti per disarmarne le organizzazioni, è dunque specializzato nei problemi che riguardano il difficile campo della guerriglia urbana. L’importantissima funzione di questo contingente speciale è dunque l’anello di passaggio tra la legalità e il traffico di droga nelle Favelas, che sulle sostanze stupefacenti basano la parte principale della intera loro economia. Ecco dunque la sintesi breve dei principali incarichi a cui un agente del Bope è chiamato ad esser addestrato:
- distruzione delle barricate che tradizionalmente nelle baraccopoli vengono erette di continuo dai trafficanti per limitare l’accesso delle forze dell’ordine nel territorio
- recupero di poliziotti o civili feriti nei continui scontri nelle Favelas
- consegnare mandati di arresto ad alto rischio, intervenendo per eseguirli
- liberazione degli ostaggi in mano ai narcotrafficanti
- soppressione delle rivolte e mantenimento dell’ordine all’interno delle carceri
- missioni speciali in territori paludosi e montani, occasionalmente anche diversi dalle Favelas
(Nella foto, una scena del film Tropa de Elite – Gli squadroni della morte, per la regia di José Padilha)