Nell’ambito del progetto Soldato Futuro l’Esercito Italiano, in collaborazione con aziende specializzate, ha sviluppato una nuova arma concepita come parte integrante del complesso programma; stiamo parlando del fucile d’assalto Beretta ARX-160 calibro NATO 5,56 × 45 mm che contribuisce all’incremento della “letalità” del soldato in abbinamento ad altri sottosistemi.
Il progetto del nuovo fucile fu ideato come upgrade dei fucili d’assalto Beretta AR 70/90 e Beretta SC 70/90 già largamente usato da molti reparti della Forze Armate e delle Forze dell’Ordine; l’aggiornamento concerneva soprattutto i materiali costruttivi ed alcune modifiche all’AR 70/90.
Nel corso dello sviluppo della nuova arma alla Beretta idearono un prototipo completamente stravolto rispetto al precedente mostrandosi più elaborato; anziché un calcio pieghevole la nuova arma presentava un calcio regolabile in lunghezza ed una manetta d’armamento posta in una posizione scomoda nell’uso operativo. Al progetto furono apportate numerose modifiche fino a giungere al modello finale dell’ARX-160, per cui la Beretta cominciò la produzione di alcuni esemplari per una prima valutazione da parte delle Forze Armate italiane.
Il fucile ARX-160 è stato progettato tenendo conto di alcuni punti saldi su quali imperniare l’arma ed in particolare l’ergonomia, una facile e rapida manutenzione, un altro grado di flessibilità ed un facile upgrade con sistemi più innovativi. Restando al passo con le moderne concezioni, quasi tutta l’arma è costruita con polimeri ma la Beretta, per renderla più robusta, ha preferito montare una slitta NATO standard tipo Picatinny in alluminio sulla parte superiore del fucile per tutta la sua lunghezza. La Beretta ultimamente sta facendo un largo uso dei polimeri nella realizzazione dei propri prodotti, come il Cx4, Px4 e Rx4, in modo da ridurre notevolmente il peso dell’arma, che per l’ARX-160 si aggira sui 3 kg. Il calciolo del fucile nella sua versione finale è di tipo pieghevole in materiale polimerico.
Con un sistema innovativo la canna dell’ARX-160 può essere cambiata facilmente, in pochi secondi e senza utilizzare attrezzi a differenza delle armi di altri produttori; infatti il nuovo sistema prevede lo sgancio dell’arma con la semplice pressione su due appositi pulsanti. Per il fucile sono previste canne di varie misure da 10 12 16 e 20 pollici. L’assoluta novità dell’ARX-160 è una manetta d’armamento concepita in modo da permetterne una rotazione di 180°; con questo sistema l’arma può essere modificata sul campo, durante l’impiego operativo, per essere utilizzata da tiratori mancini. Infatti su entrambi i lati il fucile è dotato di apposite finestre per la manetta d’armamento e per l’espulsione dei bossoli sparati.
Nonostante l’arma sembrerebbe già fino troppo completa così com’è, a casa Beretta vogliono strafare e per l’ARX-160 è stato previsto l’imminente arrivo di una nuova possibilità di modifica sul campo in fase operativa. In previsione di condizioni estreme di battaglia, e quindi anche di possibile esaurimento del munizionamento, l’arma sarà dotata di un sistema per il rapido cambio del calibro; infatti sarà possibile sostituire, anche in battaglia, la canna, il semicastello inferiore, l’otturatore e ovviamente il caricatore in modo da poter utilizzare all’occorrenza, oltre al calibro di base 5.56×45 mm NATO, anche cartucce calibro 7,62×39 (utilizzata dagli AK47), cartucce calibro 6,8 x 43 (o 6.8 SPC Remington) e cartucce calibro 5,45×39 mm (munizioni per il fucile russo l’AK74). Risulta ancora in fase di sviluppo un progetto per realizzare dalla base dell’ARX-160 un’arma d’appoggio tattico, mitragliatrice, in calibro 7.62×51 NATO; le problematiche da superare riguardano soprattutto i materiali compositi da utilizzare che siano in grado di resistere a grossi e repentini sbalzi di temperatura causati da una intensa cadenza di tiro.
Parte integrante dell’ARX-160, nell’ambito del programma Soldato Futuro, è il lanciagranate GLX-160 appositamente studiato in parallelo con il fucile come principale accessorio. Questo lanciagranate calibro 40x46mm a bassa velocità può essere utilizzato singolarmente, in quanto dotato di apposito sistema pistol grip, oppure integrato al fucile ARX-160. Possiamo dire che questo nuovo lanciagranate è la versione Beretta moderna, completamente compatibile con l’ARX-160, del M203 americano gia adottato per gli AR 70/90 con apposito adattatore;
Al fine di facilitare il compito di ogni soldato, soprattutto in battaglia in condizioni di stress, nello sviluppo del programma Soldato Futuro ogni fucile ARX-160 è dotato di un altro accessorio multifunzione che aggiunge all’arma ulteriori funzioni di osservazione e puntamento sia diurno che notturno: si tratta del modulo aggiuntivo ICWS (Individual Combat Weapon System) installato sull’arma tramite la slitta Picatinny. Il modulo ICWS assolve alle proprie funzioni grazie al gruppo oculare dell’ottica, un puntatore Red Dot, una camera IR, una Camera TV, un puntatore Laser in campo visibile ed un puntatore Laser in campo infrarosso.
Altro accessorio per l’ARX-160 è Sistema di Controllo del Fuoco GFLCS, un dispositivo di direzione e controllo del fuoco per il lanciagranate integrato ideato con possibilità di funzione ambidestra come tutto il sistema d’arma; questo modulo aiuta il soldato nell’ingaggiare bersagli sia statici che in movimento. L’apparato, alimentato a batterie, è in grado di acquisire i dati del bersaglio tramite un telemetro laser e sensori inerziali riuscendo a calcolare in tempo reale gli angoli di assetto per il lanciagranate. Grazie al GLFCS il soldato potrà agire anche su bersagli in lento movimento e, sfruttando le capacità del puntatore ICWS, potrà utilizzare il GLX-160 sia in situazioni operative diurne che notturne.
L’ARX-160 è attualmente in dotazione alle forze speciali italiane proprio per le opportune valutazioni in scenari operativi; allo stesso modo l’arma è stata data in dotazione ad 31° Reggimento Carri di Altamura per la valutazione operativa nell’ambito del programma di modernizzazione Soldato Futuro. L’arma è attualmente il naturale sostituto del fucile d’assalto AR 70/90 in dotazione alle Forze Armate italiane. Il nuovo fucile inoltre ha attirato l’attenzione di alcune forze di polizia ed è stata esportata anche all’estero in minima quantità (Forze Speciali Albanesi, Forze di Polizia messicane).