Il fiore all’occhiello della marina imperiale giapponese; in effetti, le navi da combattimento della classe Fubuki, divise in tre serie tra il 1928 e il 1932, sono state le navi cacciatorpediniere più potente di allora e rappresentarono un nuovo modo di concepire unità navali di questo tipo. Secondo alcuni esperti, queste particolari navi rappresentano l’evoluzione tecnologica delle navi della classe Mutsuki che, a loro volta, identificano un affinamento delle unità navali della classe Kamikare.
Rispetto ai modelli precedenti le navi cacciatorpediniere della Fubuki potevano vantare un incremento del tonnellaggio con il conseguente aumento della resistenza degli scafi e un apporto, non di poco conto, sulla qualità in fatto di armamento di bordo.