Porto d’armi e detenzione: domanda on line con Space

Oggi si possono finalmente richiedere, in alcune regioni d’Italia, certificati on line riguardanti permessi relativi ad armi da acquistare, tramite il portale Space. Ottenere licenze ed autorizzazioni in materia di porto d’armi e detenzione è sempre stato un iter piuttosto laborioso dal punto di vista burocratico. Il Ministero dell’Interno ha perciò avviato un recente programma di snellimento delle pratiche, del quale per il momento beneficiano sei regioni del mezzogiorno: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.

Porto d’armi e detenzione: certificati da presentare e norme di base

Quando ci addentriamo nel mondo delle armi, misterioso per molti, oggi dobbiamo tener conto di una mole leggi e convenzioni che ne rendono possibile l’uso ai privati cittadini. Uso che può essere anche di carattere non violento, come nel caso sportivo o delle collezioni degli amatori. Veniamo dunque ad una breve introduzione al diritto delle armi in Italia.

Da notare che le cosiddette armi bianche, serie vastissima di attrezzature militari, civili e sportive che sostanzialmente costituiscono categoria separata da quella delle armi da fuoco, possono esser detenute senza che ci si procuri licenze particolari. Nel caso delle armi bianche moderne (generalmente da taglio, ma nel novero figurano anche archi e balestre di moderna progettazione, ed altre attrezzature meno diffuse e note), si possono acquistare senza limiti di numero, ma è necessario denunciarne il possesso (e dunque rendersi noti alle autorità come “detentori”, in termini giuridici).

Problematica a sé è costituita, come è noto ai più, dal trasporto dell’arma: la detenzione vale in un determinato luogo in cui l’oggetto è costituito abitualmente, mentre per spostarlo da lì bisogna osservare norme di sicurezza ben precise, ed esser muniti della “licenza di trasporto”.

Le spade nella storia: classificazione primaria e caratteristiche

Fu la fine dell’Impero Romano d’Occidente a segnare una svolta anche nella fattura e nell’uso della spada nel mondo occidentale. A seguito delle invasioni barbariche, infatti, fu introdotta la spada normanna, che da allora fu l’espressione con cui, per antonomasia, si definiva la spada più comune. La spada normanna era un’arma bianca tradizionale derivata da quelle vichinghe e soprattutto faceva riferimento a quelle longobarde.

Questo tipo di spada era a lama larga, con guardia a croce come da tradizione anche per quanto riguarda altri tipi di spada.  Vediamo come la forma stessa e la forgia della spada indirizzi l’uso stesso dell’arma, esprimendo la qualità dei combattenti e finanche le caratteristiche della mentalità dell’epoca della quale la spada fa parte. I diversi tipi di spada sono stati nella storia davvero numerosi. Passiamo ad analizzarne i principali.

Armi medievali: la stella del mattino, o mazza ferrata

Le prime armi usate durante il Medioevo erano le così chiamate mazze, suddivisibili in moltissimi tipi differenti. La comune mazza ferrata che tutti abbiamo visto a portata di mano di qualche armatura ormai in disuso appoggiata alle pareti di vecchi manieri divenuti musei da secoli, non è altro che un tipo di bastone nodoso, o clava. E’ veramente un glorioso cimelio all’interno della storia delle armi, e c’è da dire che i fondamentali rudimenti dei progetti che hanno fatto poi la storia delle armi come noi le conosciamo, ci derivano proprio da quell’epoca.

Primordiali ed essenziali, le prime mazze sono dette, con termine suggestivamente leggendario, le stelle del mattino.  Non si pensi a questa antica arma bianca come ad un pezzo da esposizione e basta, dal momento che in realtà l’uso è arrivato quasi, si potrebbe osare di dire, fino ai giorni nostri: durante la guerra di trincea della prima guerra mondiale ancora vennero impiegate queste armi.

Un tiratore scelto del NOCS della Polizia di Stato imbraccia un fucile HK PSG1A1

PSG1, dalla Heckler&Koch il fucile di precisione per Forze Speciali

Il fucile di precisione PSG1 per snipersIl PSG1 (Präzisions Schützen Gewehr- fucile di precisione per tiratore), è un fucile di precisione semi-automatico prodotto dalla casa d’armi tedesca Heckler & Koch. Le origini dello sviluppo di questo fucile risalgono alle Olimpiadi del 1972 in risposta all’attentato terroristico che provocò il cosiddetto “massacro di Monaco” proprio in quella occasione; la polizia tedesca non fu in grado di impegnare i terroristi con sufficiente rapidità in modo da impedirgli di uccidere gli ostaggi. Così la H&K fu incaricata di creare un nuovo fucile semiautomatico per uso militare e di polizia che fosse dotato di una elevata precisione e di un caricatore di grande capacità.

Porto d’armi per pistole e fucili: numero massimo consentito

La licenza di porto d’armi concessa dalla Questura, che permette l’acquisto e la detenzione di un certo tipo di arma, si riferisce ad una quantità limitata e ben definita di strumenti che il titolare si può procurare legalmente. Le armi comuni da sparo si possono detenere fino a tre. Le armi ufficialmente classificate di uso sportivo, lunghe o corte che siano, possono essere fino a sei.

Armi di vecchio stampo, quali fucili e carabine, possono essere tenute in numero illimitato ai sensi dell’art. 13 della legge 157 del 1992, ove per fucile e carabina si intende un’arma di calibro non inferiore a 5,6 mm utilizzabile con bossolo a vuoto, di altezza non inferiore a 40 mm.

Tiro piazzato con mitragliatrice FN Minimi - M249 SAW

FN Minimi o M249 SAW, una mitragliatrice leggera per tutti i reparti

Mitragliatrice leggera FN Minimi - M249Fin dalla Prima Guerra Mondiale nei vari plotoni combattenti esisteva la figura dell’armamento  di reparto di calibro più pesante o identico a quello delle armi individuali dotato di una maggiore potenza e cadenza di fuoco: si parla delle mitragliatrici leggere.

I primi esemplari efficienti di questo tipo di arma che più si diffusero sui campi di battaglia delle due guerre mondiali furono la mitragliatrice danese Madsen, la mitragliatrice leggera russa RPD e la famosa mitragliatrice tedesca MG42 che può considerarsi la vera progenitrice delle moderne mitragliatrici leggere; attualmente la più diffusa, tra i vari modelli di questo tipo di arma di reparto è la mitragliatrice belga FN Minimi.

Soldato Norvegese armato di fucile d'assalto HK416

H&K416, il sostituto tedesco dell’M4 equipaggia le Forze Speciali

US Marine con fucile d'assalto HK416Considerato il successo dei fucili d’assalto M4 ed M16 utilizzati da eserciti e forze speciali di tutto il mondo alla Heckler & Koch hanno deciso di creare un nuova arma in calibro 5,56mm che ne riprendesse le peculiarità migliorandone i difetti; il risultato di questo studio è il fucile d’assalto HK416.

Allo sviluppo della nuova arma della casa tedesca ha collaborato l’unità speciale Delta Force dell’US Army; il fucile utilizzava l’esperienza acquisita con lo sviluppo del fucile d’assalto HK G36. Il progetto in origine venne denominato HK M4 ma per un problema di violazioni del marchio già depositato dalla Colt Difesa fu cambiato in HK416.