Sig P232: pistola semi automatica anche per titiratori inesperti

La pistola semi_automatica SIG Sauer P232, come tutta la serie Sig P, ed in particolare il modello base Sig P220 di cui abbiamo già parlato in questa sede, è realizzata in cooperazione tra Svizzera e Germania, joint venture del gruppo JPSauer per la Germania, e dalla ben nota Sig Arms per la Svizzera. E’ una pistola di dimensioni ridotte, adatta sia all’uso personale di difese, sia come pistola delle forze di polizia. E’ stata immessa sul mercato internazionale nel 1996 in sostituzione del precedente modello Sig Sauer P230, o più comunemente Sig P230.

Walther P38: dagli anni di piombo, la star dell’autodifesa

La pistola Walther P38 è forse davvero la più popolare nei media e nelle fiction di vario genere. Perfino i cartoni animati si sono avvalsi negli anni dell’immagine leggendaria di quest’arma, e per citarne uno tra tutti, Lupin III, celebre ladro agile e galantuomo creato negli anni sessanta dalla fantasia di Monkey Punch sulla base del mitico ricordo dell’inafferrabile malvivente francese Arsenio Lupin.
Per tornare a scenari reali, ma non meno interessanti, proprio la P38 è stata la pistola simbolo delle proteste degli autonomi degli anni di piombo in Italia. Infatti il famoso gesto dei manifestanti che a braccio teso portavano avanti le tre dita per simboleggiare una pistola, era riferito nello specifico alla Walther P38. In quegli anni i gruppi armati extraparlamentari si armavano infatti di P38, presto eretta ad icona delle proteste di quel particolare momento storico.

Semiautomatica Whalter P38: caratteristiche tecniche

La celebre pistola  Whalter P38, della quale abbiamo già parlato ripercorrendo alcuni eventi della sua poco comune storia, fa parte della classe delle semiautomatiche di grosso calibro (9mm parabellum, per il modello standard). Ha una chiusura geometrica del tipo detto “a blocco oscillante”, munita di scatto con opzione singola azione/doppia azione, un cane esterno, dei mirini fissi fisse e carrello aperto.F
Fu progettata e messa a punto in un periodo (il ’38 è il suo anno di nascita) in cui le pistole non avevano ancora i sistemi di sicurezza avanzati, introdotti proprio con l’avvento di questa fortunata e popolare pistola. Infatti all’epoca i revolver anche più lussuosi funzionavano solo in singola azione e non erano muniti di sicura inerziale. Oggi, sia per l’uso militare che per quello civile, le caratteristiche innovative della P38 sono considerate un must per qualunque moderna pistola, e della P38 non si dimentica il suo ruolo di precursore delle moderne pistole militari (ma anche civili).

Sig Sauer, azienda Usa della Swiss Arms Ag

La Sig Sauer, chiamata da molti ancora con il nome di Sigarms, che aveva fino al 1 ottobre 2007, è la ditta distaccata americana della storica azienda svizzera Swiss Arms Ag nata nel 2000 dalla preesistente Gig, Schweizerische Industrie Gesellschaft, a seguito della cessione da parte della casa madre dei reparti che si occupavano di armi. La Sig Sauer è oggi una delle più importanti aziende di fabbricazione di armi presenti negli Stati Uniti. La sede principale si trova ed Exter, e si avvale di circa quattrocento collaboratori, che seguono un corso speciale presso l’azienda stessa, in un dipartimento chiamato Sig Sauer Academy, nella città di Epping, nello Stato del New Hampshire.

G36 H&K al restyling: nasce l’HK50 da 5.56

La progettazione del popolare G36, presente tutt’oggi nel mondo in numerose versioni, ed utilizzato in recenti operazioni militari, è iniziata da parte della tedesca Heckler & Koch nella seconda metà degli anni ’70. In precedenza, il fucile d’assalto classicamente in dotazione dell’esercito tedesco era il G3 Bundeswehr, sempre della Heckler & Koch. Il G36 nasce proprio dall’esigenza di sostituire questo antiquato pezzo d’artiglieria. Dapprima il modello ottenuto fu chiamato G11, ed aveva cartucce da 4.73. La progettazione fu lunga e complessa, e ne erano state incaricate una serie di ditte tedesche in concomitanza tra loro. Tutte facevano capo alla più importante H&K.

PSG1 Heckler & Koch, varianti: MSG90 militare, PSG1A1 più pratico

Il fucile PSG1 della Keckler & Koch, del calibro di 7,62mm Nato, come il suo precursore G3 della stessa ditta, ha una potenza effettiva di tiro di 600 metri. Il mirino, per la versione standard dell’arma, è della Hensoldt Wetzlar, 6X42. Il meccanismo di tiro è basato su un funzionamento semiautomatico, che consente immediatamente uno sparo successivo al primo, ovvero il ben noto “aggiustamento di tiro”, molto utile in caso di bersagli mobili. La precisione del tiro è quel che ha reso questo fucile molto diffuso nel mondo, impiegato dalle forze di polizia di ben 25 Stati, Italia compresa (corpi speciali dei Nocs, Gis, ed usato anche dai tiratori scelti della Guardia di Finanza).

G36 Heckler & Koch: le versioni

Il G36 della Heckler & Koch tedesca è un fucile d’assalto progettato negli anni ’70, ed attualmente ancora in uso. Il funzionamento si basa su un sistema a recupero di gas tramite pistone a corsa breve autoregolante. La composizione è costituita prevalentemente di polimeri ed inserti in acciaio, il che fa di questo fucile un’arma molto resistente e dal peso non leggero ma contenuto quanto più è stato possibile nel caso di questo potente strumento d’artiglieria. Sono numerosissime le varianti del G36, popolare peraltro anche tra gli appassionati di soft air. La versione di fantasia più popolare dei G36 tedesco è il GB36s, presente nel videogioco Swat 4.