La pistola Glisenti, che forse viene ricordata meno spesso rispetto ad altre storiche armi, è stata, secondo gli storici, la primissima semiautomatica usata come pistola da fianco degli ufficiali delle Forze Armate italiane. I primi prototipi della Glisenti videro la luce addirittura nel lontano 1905, originando il modello Glisenti 1905/6, prototipo che fu poi seguito dalla Glisenti 1910, dalla Glisenti Brixia 1913 e dalla Glisenti Brixia 1920. A tutti e cinque questi modelli della storica Glisenti è dedicato il libro edito nel 2011 “Le cinque vite della Glisenti”, scritto a due mani da Emanuele Marcianò e Adriano Simoni: un viaggio nella storia di questa semiautomatica, corredato del sul manuale di istruzioni e dagli atti ufficiali della Commissione d’inchiesta dell’Esercito italiano che hanno riguardato questa pistola.
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Armi medievali: la spada a due mani
Tra le varie spade in uso nel medioevo europeo la spada a due mani è quella che presenta una maggiore lunghezza della lama, tra i 120 e 150 cm, e quindi anche maggior peso e potenza nell’impatto. Data la lunghezza della lama anche la larghezza della stessa è decisamente più ampia rispetto alle spade normali e alle cosiddette spade bastarde, per questo motivo le spade a due mani, o two-handed sword, sono caratterizzate da una scanalatura e da un doppio filo, ovvero una doppia affilatura, presente su entrambi i lati della lama.
Us Navy: marina militare degli Stati Uniti
La Us Navy, ovvero United States Navy, è la marina militare statunitense, capeggiata come vedremo dal Segretario della Marina e dallo Chief of Naval Operations. Impiegata nelle operazioni militari navali. Le sue navi sono in tutto circa trecento, e fanno parte di questa forza armata anche quasi quattromila aeroplani militari. Negli Stati Uniti d’America, durante la guerra di indipendenza, fu istituita la Continental Navy, marina continentale, che era un corpo, poi diventato obsoleto ed abolito nel 1790, che si può considerare precursore della moderna Us Navy.
Rq 1 Predator: drone dell’Aeronautica Italiana
L’Rq-1 Predator è un veicolo aereo militare a pilotaggio remoto, (serie di mezzi aerei denominati con la sigla Apr), prodotto dalla ditta General Atomics, ed utilizzato per la prima volta dagli
Missili Cruise: traiettoria guidata, infrarossi e radar elusi
Il missile Cruise, assai impiegato dai reparti degli Usaf , aeronautica militare delle forze armate statunitensi, ma anche dall’Us Marine Corps e da corpi dell’esercito, è un tipo di missile atto a percorrere una traiettoria guidata. Si dicono, al contrario, missili balistici, quelli la cui traiettoria è prestabilita e non si può variare durante il percorso. Il sofisticato meccanismo attraverso il quale si può telecomandare il viaggio del missile Cruise (da alcuni chiamato in italiano “missile da crociera”), si basa sulla presenza di un motore e di due ali simili a quelle di un mezzo aereo per trasporto di persone. Le più moderne versioni di missile cruise sono anche fornite di un sistema satellitare Gps. Oggi si riesce in generale, attraverso l’impiego di un missile di questo tipo, a prevedere con approssimazione inferiore ad un metro l’obiettivo sul quale si andrà a colpire. Inoltre un Cruise è molto utile in caso di videosorveglianza nemica ad infrarossi o attraverso mezzi radar, dato che queste difese possono essere eluse facilmente facendogli percorrere traiettorie guidate a bassa quota.
Droni e Apr: velivoli militari a pilotaggio remoto
Unmanned aerial vehicles, sono chiamati tradizionalmente secondo la denominazione internazionale ancora in voga poco tempo fa. Sono impiegati a livello internazionale, oggi, dall’aeronautica militare di tutte le forze armate moderne. Nel caso degli Stati Uniti, ne fanno dunque ampio uso gli Us Air Force. In italiano, la definizione aeromobile a pilotaggio remoto è considerata corrispondentemente la più appropriata. Il tipo di prestazione aerea garantita da questo genere di velivoli è detto ufficialmente remotely piloted air system (Rpas). E’ considerata invece antiquata la precedente espressione Uav, acronimo della definizione con cui abbiamo aperto l’articolo.
Usaf Thunderbirds: pattuglie acrobatiche dell’aeronautica Usa
Sono due le pattuglie acrobatiche della flotta aerea, ovvero degli Usaf – United States Air Force, delle forze armate degli Stati Uniti, corpi militari paragonabili alle nostre Frecce Tricolori: gli United States Air Force Thunderbirds, e i Blue Angels. La prima è la pattuglia più conosciuta, e probabilmente più organica e moderna. Gli aerei impiegati sono degli F16 modificati nell’aspetto appositamente per far parte dei Thunderbirds in modo spettacolare ed insieme riconoscibile da pubblico ed appassionati. La livrea infatti è caratterizzata dalla coda dotata di una parte in rosso a stelle blu, secondo lo stemma che porta questo corpo speciale.
Velivoli Usaf: maggior flotta aerea mondiale
Lo United States Air Force, abbreviato in Usaf, è il corpo della moderna aeronautica militare delle forze armate degli Stati uniti, ed è adibita a tutte le missioni che comprendono battaglie aeree, spaziali, ed anche il cyberwerfare americano. Come il corpo della Us Coast Guard di cui abbiamo già parlato, nella legislazione degli Stati Uniti d’America lo Usaf è considerato forza armata separata ed indipendente dall’esercito americano dal secondo dopoguerra, ovvero a partire da una delibera governativa del 1947. Comprende più di 9mila mezzi aerei attualmente in servizio, per i quali le basi di riferimento sono sparse ovunque nel mondo. Il personale è costituito di quasi 400mila unità. Si calcola che sia la più grande forza aerea esistente a livello mondiale, almeno in ambito ufficiale.
Ah 64 Apache: storia, missioni e costi
Operativamente, gli elicotteri statunitensi Huges Ah 64 Apache, di cui abbiamo già parlato, hanno iniziato la loro carriera in occasione dell’invasione di Panama del 1989, loro prima missione. Sono poi stati impiegati nella Guerra del Golfo del 1991, in quella dell’Afghanistan a partire dal 2001, nella guerra in Iraq del 2003 ed in quella del Kosovo esplosa nel 1999. A partire da quegli anni gli elicotteri Apaches hanno guadagnato sempre più in popolarità e fama, e sono stati adottati da numerosi eserciti nel mondo. In particolare, da ricordare che le forze armate israeliane ne fanno ampio uso dagli anni novanta, e li hanno impiegati da allora in tutte le principali operazioni militari in cui il loro governo si è mosso sulla scacchiera internazionale.
Lockheed Ah 56 Cheyenne: elicoplano troppo audace per i tempi
Mezzo davvero molto interessante da studiare per gli appassionati di storia delle armi, è il mezzo aereo militare Lockheed Ah 56 Cheyenne, anche se per varie ragioni si decise di farlo cadere in disuso, come vedremo. Ma per capire lo Cheyenne, dobbiamo fare un passo indietro. Con l’avvento dell’Ah 64 Apache, modello evolutosi a partire dal progetto che ha riguardato il predecessore Bell 207 Sioux Scout, seguito dal più conosciuto Bell Ah 1 Cobra, l’esercito degli Stati Uniti aveva portato a compimento quanto previsto dal programma Advanced Aerial Fire Support System (Aafss). Ma un altro veicolo militare diventato assai popolare e molto “imitato” dai modellini e giocattoli di tutto il mondo, è stato, in quel contesto, il Lockheed Ah 56 Cheyenne, dalla storia travagliata che andiamo ad analizzare.