Tra le varie spade in uso nel medioevo europeo la spada a due mani è quella che presenta una maggiore lunghezza della lama, tra i 120 e 150 cm, e quindi anche maggior peso e potenza nell’impatto. Data la lunghezza della lama anche la larghezza della stessa è decisamente più ampia rispetto alle spade normali e alle cosiddette spade bastarde, per questo motivo le spade a due mani, o two-handed sword, sono caratterizzate da una scanalatura e da un doppio filo, ovvero una doppia affilatura, presente su entrambi i lati della lama.
Tra le spade medievali i modelli a due mani avevano anche un’altra caratteristica peculiare, sempre legata alla loro lunghezza: non potendo essere legate al fianco (poiché la punta avrebbe toccato terra) venivano generalmente fissate alla schiena ed estratte con un lungo movimento ad arco del braccio verso l’alto.
La spada a due mani pur essendo un’arma bianca principalmente da taglio, dato il grande peso e la brutale violenza dei colpi inflitti poteva arrecare dolori anche ad avversari provvisti di armatura, procurando loro danni contundenti legati alla forza di impatto, in grado di fratturare le ossa al di là della copertura. Più spesso tuttavia veniva utilizzata in questi casi come una sorta di lancia corta, adoperata tenendosi quanto più possibile a distanza dell’avversario provvisto di armatura, per poi cercare di penetrare di punta nei pertugi della corazza.
Nella spada a due mani la parte anteriore della lama è quella provvista del miglior filo, la parte posteriore, quella cui è attaccata l’elsa, è invece sprovvista di filo e questo per due motivi principali: poteva essere usata per parare efficacemente i colpi e poteva essere afferrata con una delle mani per dare maggior forza ad attacchi in circostanze particolari.
Le spade a due mani sono anche dette spadoni o, imprecisamente, Claymore, dalla dizione dei nomi assegnati ai vari tipi di spade in Scozia. Effettivamente i modelli di Claymore a due mani erano molto diffusi all’epoca, tuttavia il termine Claymore designa anche tipologie di spade scozzesi a una mano e a una mano e mezza. Uno dei più famosi modelli di Claymore a due mani (e di spadoni in genere) è forse quello adoperato da Mel Gibson nelle battaglie del film Braveheart.
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