Tra le armi in dotazione alla Polizia di Stato Italiana oltre alla Beretta 92 FS troviamo anche la Beretta 92 SB. Si tratta, come è noto, di una pistola da 9 mm dalla concezione non particolarmente recente ma per le sue qualità ancora un punto saldo per molte forze armate e dell’ordine.
Tra le varie armi in dotazione alla nostra Polizia di stato troviamo la Beretta 92 SB. La pistola in questione fu ideata e realizzata, in principio, per un concorso indetto dall’Air Force degli Stati Uniti (che poi adottarono la pistola di fabbricazione italiana). La Beretta venne poi modificata con una leva di sicura e con un abbatticane posto tutti e due i lati del carrello. Altra aggiunta fu la sicura sul percussore.
Il nuovo modello, la Beretta 92 SB, si dimostrò ben presto un’ottima pistola, sicura e maneggevole. Tuttavia col tempo accaddero alcuni (pochi, in realtà), inconvenienti con il carrello otturatore. Da ciò si passò a un nuovo modello con una testa del perno del cane più grande che fuoriesce dalle guancette, e una fresatura del carrello otturatore che permetteva alla parte ora ingrandita di scorrere.
Ora, quest’operazione di ottimizzazione venne adottata anche sul modello Beretta 92 Full Security, o FS, che è a sua volta un’arma tutt’ora adoperata dalla Polizia di Stato Italiana. A essere esclusa dalla modifica restò la Beretta Compact, anche definita Type M: una pistola che derivava dalla 92 SB.
La Beretta 92 SB fu utilizzata durante la guerra in Iraq, durante operazioni di antiguerriglia nelle Filippine nonché durante l’invasione, da parte delle forze militari degli Stati Uniti di America, del territorio dell’Afghanistan.
La pistola da 9 mm è utilizzata non solo dalle forze armate italiane, ma anche dalle nostre polizie locali, da quelle statunitensi, slovene, francesi, algerine e filippine. Si tratta di un’arma che fa parte della storia della nostra Polizia.
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