Emergenza terremoto: il 6° Reggimento Genio Pionieri è al lavoro con i tecnici della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia in località ponte Tre Occhi (Amatrice) per ripristinare la viabilità. A causa di nuove scosse, infatti, il ponte non è più percorribile e intanto l’esercito ha creato una viabilità alternativa per consentire ai soccorsi di arrivare nelle zone colpite dal sisma. I militari lavorano alacremente anche di notte per realizzare un bypass che dovrebbe essere agibile e percorribile a giorni.
Il ponte, per i mezzi pesanti unico accesso ad Amatrice (località maggiormente colpita dal sisma del 24 agosto), è stato reso pericolante da una nuova scossa e ciò ha obbligato le forze dell’ordine a chiuderlo. Ora i militari del Genio dell’Esercito sono al lavoro per realizzare il by-pass con materiale anche del Dipartimento della Protezione civile.
Gli assetti del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma, con la collaborazione dei tecnici della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, stanno operando a valle del ponte per realizzare un guado a strutture scatolari con una carreggiata di circa 6 metri che consentirà di aggirare il ponte ormai irrimediabilmente danneggiato.
Questa la soluzione più rapida per consentire la riapertura di un tratto stradale di importanza strategica in quanto consentirà di fare affluire ad Amatrice, da sud, ulteriori mezzi e materiali per il soccorso alla popolazione.
Grande è la mobilitazione dei militari: sono circa 800 gli uomini e le donne dell’Esercito che stanno operando nelle zone terremotate e più di 180 i mezzi (gran parte dei quali provenienti dalle unità del Genio). In particolare, nelle località di Rieti, Amatrice e Accumuli sono 124 i mezzi da trasporto e speciali impiegati: non solo bus e mezzi tattici, ma anche torri di illuminazione, gruppi elettrogeni, terne ruotate, pale caricatrici, escavatori cingolati, autocisterne, rimorchi e mezzi antincendio.
L’Esercito, grazie alla capacità ‘dual-use’ di molti suoi reparti, è in grado d’intervenire in ogni momento, su tutto il territorio italiano a supporto della popolazione in casi di emergenza, come testimonia l’utilizzo dei militari in occasione di calamità naturali (alluvioni, terremoti, emergenze idriche) che hanno riguardato il territorio nazionale.
Fonte e foto difesa.it e esercito.difesa.it