La pistola Glock 9 mm con la quale Ali Sonboly, attentatore tedesco-iraniano adolescente, in un centro commerciale di Monaco ha fatto una strage provocando 9 morti e 23 feriti, era stata acquistata in Rete; anzi per la precisione secondo le autorità tedesche pistola e cartucce trovate nel suo zaino, le aveva reperite tramite il ‘dark web’, realtà di Internet non accessibile senza un software speciale, dove esistono mercati illegali di armi come di droga, usati da terroristi jidahisti e da organizzazioni criminali.
Il mistero della pistola usata dal giovane attentatore è risolto: la Glock 9 mm con il numero di serie cancellato utilizzata per la strage, era stata acquistata illegalmente su Internet da Sonboly, che non aveva il porto d’armi.
La polizia è riuscita a risalire al numero di matricola e ha stabilito che l’arma arriva dalla Slovacchia. La pistola era un’arma ‘disattivata’, modificata per essere utilizzata come oggetto di scena teatrale, per poi essere ri-modificata, tornare ad essere un’arma a tutti gli effetti. Sul luogo della strage a Monaco, sono rimasti a terra i bossoli di 58 colpi. 57 sono quelli esplosi da Sonboly, uno (emerge dall’analisti balistica) è stato sparato da un poliziotto.
Il caso solleva preoccupazioni per la facilità con cui armi possano essere vendute e acquistate e il governo tedesco ha chiesto controlli congiunti sul traffico di armi stante la difficoltà delle leggi vigenti variano da paese a paese. Nella Slovacchia, ad esempio, il porto d’armi è concesso automaticamente a chiunquenon abbia precedenti penali o una storia di malattia mentale. E ci sono preoccupazioni sul controllo delle armi in questo paese. Si ritiene che armi dismesse acquistate in Slovacchia siano state usate nell’attacco fatto dai terroristi islamici un anno fa a Charlie Hebdo a Parigi.
Così anche il Belgio preoccupa come fonte di armi illegali in Europa. Mentre il paese ha introdotto leggi più severe sulle armi nel 2006, il mercato nero è invaso da pistole a basso cosato e si ritiene che le armi utilizzate negli attacchi terroristici di novembre a Parigi siano state reperite in Belgio.
Infine il caso dello stragista adolescente di Monaco, ‘scoperchia’ il mercato nero di armi on line, il dark web, che fa parte del ‘deep web’, vasta quanto sommersa area di Internet non indicizzata dai motori di ricerca in cui si può agire in anonimato.
Ma mentre la maggior parte del ‘deep web’ è fatto di siti legittimi, il dark web utilizzabile solo con software specializzati, ospita attività illegali quali: contrabbando di armi e droga, pedopornografia.
Ora l’Unione europea chiede alla Germania, di inasprire le proprie leggi sulle armi a seguito della sparatoria. Ma in Germania dove le pistole sono legali a differenza del Regno Unito, ci sono già misure rigorose. Le licenze sono rilasciate solo ai tiratori e guardie del corpo professionali, o cacciatori registrati. Con un porto d’armi tedesco sarebbe illegale detenere una massiccia scorta di munizioni.
Un’inchiesta fatta dalla polizia tedesca nel 2014 ha appurato che nel Paese ci sono 5,6 milioni di armi legalmente detenute in Germania, tra cui fucili e fucili da caccia, ma ha stimato che sono pari a quattro volte il numero di armi illegali nel paese. Una pistola Glock costerebbe alcune migliaia di euro sul mercato nero tedesco. Mentre sul dark web a costi ridotti si compra come armi di ogni genere che possono venire inviate smontate e con spedizioni separate che sfuggono ai controlli.
Fonte telegraph.co.uk
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