Tra le varie tipologie di arti marziali, quelle russe sono tra le più affascinanti. Oggi vi parleremo proprio delle Arti Marziali Russe, un sistema di combattimento di derivazione militare che insegna a combattere corpo a corpo sia disarmati che non, ma anche a difendersi da armi da taglio e contundenti e al combattimento con più avversari.
Le arti marziali russe affondano le loro radici nelle forme di combattimento delle antiche tribù slave, quando combattere era necessario per sopravvivere. Con il passare dei secoli e le invasioni da parte di altre popolazioni, questi sistemi assunsero anche un ruolo ludico durante le feste e religioso prima della cristianizzazione.
Nel corso dei secoli le arti marziali russe vennero adottare come stile di combattimento militare subendo, anche in questo caso, influenze esterno. Ad esempio, durante la dominazione mongola durata quasi quattro secoli, le arti marziali russe inglobano tecniche e movimenti propri delle arti marziali orientali.
Con l’ingresso delle armi da fuoco nei combattimenti, le arti marziali russe si rivelano al passo con i tempi soprattutto durante gli scontri con la baionetta; il perfezionamento di questa disciplina avviene nel ventesimo secolo grazie alla rielaborazione di Aleksey Alekseyevich Kadochnikov, il quale partendo da studi di biomeccanica sul corpo umano e dalle esperienze dei soldati russi durante la Seconda Guerra Mondiale, elabora uno stile di combattimento molto efficace noto come Systema Kadochnikov.
Il sistema elaborato da Kadochnikov unisce tecniche di combattimento a mani nude e di sopravvivenza, il tutto con una forte connotazione psicologica. L’efficacia di questo sistema è testimoniata dal fatto che venne adottato dalle forze armate sovietiche; con la fine dell’Unione Sovietica il Systema Kadochnikov è stato reso pubblico e ad oggi è una delle arti marziali più diffuse nei Paedi dell’Ex Unione Sovietica.
Il successo e l’efficacia delle arti marziali russe si deve soprattutto a due aspetti: prima di tutto, al fatto che cercano di sfruttare il più possibile i movimenti e gli istinti naturali dell’uomo, oltre al fatto di insegnare a combattere senza schemi o posizioni fisse e rigide e in condizioni di stress psicologico. Il secondo aspetto vincente di questa disciplina è la demolizione dei punti generalmente considerati non allenabili, come le articolazioni, gli occhi, la gola e i genitali.
Astraendo le arti marziali russe dall’ambiente militare, esse risultano particolarmente efficaci come metodo antiaggressione e come autodifesa femminile, oltre che nella preparazione di coloro che operano nel settore della sicurezza.