Navi della Marina, parliamo oggi delle fregate europee multi missione del programma FREMM, svolto in collaborazione tra Italia e Francia, un progetto volto all’ottenimento di 10 fregate multi missione di tipo General Purpose e Antisommergibile.
Tra i programmi della Marina Militare per l’ampliamento della propria flotta di navi troviamo il progetto FREMM. Come detto si punta all’acquisizione, da parte dell’Italia, di 10 fregate multi missione. Di queste 10 sei saranno della tipologia General Purpose, che come si può intuire si caratterizzano per grande flessibilità di impiego, e 4 del tipo Antisommergibile, quindi con operatività più specifica.
Il programma di acquisizione delle nuove navi della Marina Militare italiana dovrebbe concludersi, in teoria, nel 2021. Passiamo alle caratteristiche dei mezzi navali. Si parla di un dislocamento a pieno carico a fine vita pari a 5980 tonnellate, con lunghezza fuori tutto di 139 metri e pescaggio medio di 5 metri. Per l’energia elettrica sono previsti 4 DD/GG con motori da 2.1 MW. La velocità massima sarà pari a 27 nodi, e l’autonomia stimata alla velocità di 15 nodi è pari a 6 mila miglia nautiche.
Le nuove navi della Marina dovrebbero avere una vita minima attesa pari a 30 anni, dovrebbero essere popolate da un equipaggio di 145 elementi, con un totale di 165 posti alloggio a disposizione e un’autonomia logistica di 45 giorni. In dotazione si avranno, tra le altre cose, 2 radar per la navigazione, un sonar rimorchiato e un sonar a scafo con telefono subacqueo e tecnologia per l’individuazione di eventuali mine. A bordo sono previsti due elicotteri NH-90 oppure uno del modello citato e uno del modello EH-101.
Inoltre le navi saranno attrezzate con il sistema missilistico anti aereo SAAM IT a 16 celle per missili Aster 15, con un radar multifunzionale EMPAR, con un sistema di difesa anti aereo a cortissimo raggio ILDS nonché (per le unità General Purpose) di cannone da 127/64.
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