Negli Usa una bambina di 2 anni è stata uccisa da una fucilata sparata dal fratello di soli 5 anni. Nel Kentucky una nuova incredibile tragedia, i cui contorni ne fanno un caso esemplare di morte dovuta all’assoluta irresponsabilità nell’uso delle armi.
Negli Stati Uniti, come predetto, una bambina di appena 2 anni è stata uccisa dal fratellino a cui, ad appena 5 anni, era stato regalato un fucile pensato appositamente per i bambini. Un calibro 22 che il piccolo abitante di Burkesville, nel Kentucky, utilizzava abitualmente.
Il nome della vittima è Caroline Starks, ed è deceduta poco dopo il suo arrivo in ospedale. La madre, in veranda, è accorsa poco dopo aver udito il colpo. Il fucile regalato dai genitori al figlio era un calibro 22 Crickett, che madre e padre hanno dichiarato di credere “scarico”, senza munizioni dentro. Si tratta di un’incredibile tragedia dell’irresponsabilità, giustamente messa sotto accusa negli Stati Uniti.
Per comprendere bene la portata dell’evento occorre allargare lo sguardo alla quantità di fucili per bambini prodotti negli States. Solo di quel modello della Keystone Sporting Arms, con sede a Milton in Pennsylvania, se ne producono ben 60 mila pezzi, smerciandoli poi sul mercato con slogan accattivanti come “Il mio primo fucile”, cui è dedicata una sezione del sito della Keystone Sporting Arms intitolata “L’angolo del Bambino”. Qui possiamo leggere come
L’obiettivo della Keystone Sporting Arms è insegnare la sicurezza dell’uso delle armi ai giovani e incoraggiarli ad avere rispetto delle attività di caccia e di tutte quelle che riguardano l’uso delle armi.
Un fucile nelle mani di un bambino di soli 5 anni, che in Italia non sarebbe ancora pronto nemmeno per le scuole elementari. Lasciato senza controllo, senza supervisione di adulti. Quale può essere l’esito di un simile comportamento, se non un tragedia? A chiederselo sono in tanti.
Photo credits | Drab Makyo su Flickr
Giovanni 10 Marzo 2015 il 18:58
Una bambina uccisa dal fratello di anni 5