Coloro che non hanno mai avuto tra le mani un lanciagranate per il softair, con la possibilità di smontarlo o di osservarne le cartucce, spesso si chiedono come funziona un lanciagranate realizzato per il softair. Ve ne sono di diversi tipi ma il funzionamento di base dei vari modelli è quasi sempre lo stesso.
I lanciagranate per il softair sono considerate armi più adatte al contesto urbano che a quello boschivo, secondo il parere comune. Entro spazi stretti i colpi di un lanciagranate possono infatti rivelarsi devastanti, ed è opinione comune che nel giusto contesto una simile Asg di supporto possa dare grandi soddisfazioni. Ma come funziona un lanciagranate per il softair? Il meccanismo in realtà è estremamente semplice. Basta pensare alla granata e al lanciagranate in maniera separata: la granata va infatti preparata in anticipo (meglio se ne vengono preparate almeno un paio), operazione da compiere con pazienza in quanto spesso le granate per i lanciagranate contengono 100 o anche 200 pallini. Una volta che la granata, che può essere usata nella maggior parte dei casi anche manualmente, è pronta, questa viene inserita nel lanciagranate. Le granate usate (a parte per la Marui) sono le classiche granate a gas.
Come funziona il meccanismo di sparo? In sostanza la granata una volta sul fondo del tubo viene azionata attraverso il cane che colpisce il bottone che innesca la granata mentre la espelle. Ecco quindi che si tratta di un meccanismo molto semplice che causa un esplosione di pallini della massima imprecisione ma dallo spettacolo assicurato, devastante in stanze e ambienti ristretti. I lanciagranate sono dispositivi che possono essere indipendenti (standalone) o anche essere montati su altre Asg agganciandoli al ris o alla canna. In quest’ultimo caso il costo è in genere molto più contenuto rspetto alla versione standalone.
Photo Credits | Target Soft Air