Tra gli accessori per il tiro con l’arco il mirino è senz’altro uno dei più usati, ma al contrario di altri, utilizzarlo non è semplicissimo: non basta, in sostanza, montarlo sull’arco. Vediamo quindi alcuni principi utili da tenere a mente per capire come si regola il mirino.
Esistono svariati modelli di mirini per archi, tuttavia molti fra questi rispondono a meccanismi simili. In genere i mirini non particolarmente complessi possiedono un unico pin, da tenere presente come punto di riferimento quando si eseguono le varie, inevitabili, regolazioni. Il pin si svita e si avvita, e in tal modo si sposta a destra o sinistra, e al contempo può anche essere riposizionato più in alto o più in basso. Occorrono quindi prove, molte e numerose prove per tarare bene il pin e quindi il mirino affinché questo possa fornire un valido aiuto negli attimi che precedono il rilascio e quindi lo scocco della freccia.
Ciò che occorre fare è variare la posizione del pin in relazione ai risultati che si ottengono durante le sessioni di tiro, e in particolare spostare il pin a destra in caso di frecce impattanti troppo a destra, in alto in caso di frecce impattanti troppo in alto e così via, secondo un meccanismo semplice che tuttavia necessita di numerose prove e regolazioni.
Fondamentale, durante il processo di messa a punto, è la pazienza, soprattutto per gli arcieri meno esperti: difetti tecnici di svariato genere possono influire sui risultati dei tiri, è facile quindi imputare per errore al mirino risultati che invece sono legati, per esempio, a difetti nella postura. Solo pazienza e tante prove, seguite da regolazioni molto caute, soprattutto all’inizio, possono portare a una regolazione corretta del mirino.
Per ciò che concerne il regolamento relativo alle competizioni di tiro con l’arco, occorre poi ricordare che
Il regolamento FIARC consente di utilizzare un mirino con un massimo di 5 punti di mira fissi, che non possono cioè essere spostati durante lo svolgimento di una gara, e di una lunghezza massima di 5 pollici misurata dalla faccia esterna della finestra dell’arco al “pin” più lontano.
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io adoro il tiro con l arco