Colt: dalla polvere da sparo alla cartuccia di carta

Abbiamo visto come i modelli di pistola più popolari prodotti dalla fabbrica di Samuel Colt durante la Guerra di Secessione furono già fabbricati in serie, con metodo industriale. Se questo rese più affascinanti le pistole della Adams, ancora realizzate una per una con metodo artigianale, sicuramente aiutò altresì la Colt a divenare il produttore di revolver più popolare del Far West, e a restare ancor oggi fabbrica d’armi per eccellenza nel mondo.

Anche i meccanismi si andavano modernando, e la più moderna delle Colt di riferimento per coloro che stavano combattendo la guerra, la Colt Navy 1861, migliorata rispetto ai modelli Colt Navy 1851 e Colt Army 1860, usava cartucce di carta, ossia costituiti da speciali materiali di carta e nitrati, con cariche di polvere da sparo nera già premisurate, il che rendeva ovviamente il tiro molto meno laborioso rispetto a quanto consentito dalle altre armi dell’epoca. L’innovazione pareva essere l’insegna principale di casa Colt. Fu così che lo spirito innovatore dell’azienda fece passare un po’ tutte le armi dell’epoca dall’uso della pallottola a quello della cartuccia. Il proiettile però a quel tempo poteva ancora essere, come nel caso degli altri revolver, sia sferico che conico, a forma di cono leggermente arrotondato e smussato. In quest’ultimo caso, si trattava generalmente di munizioni di piombo. Il passaggio verso nuovi tipi di munizioni e il progressivo abbandono della polvere da sparo sfusa fu in realtà un processo molto graduale.

Se da un lato era davvero più pratico l’uso di cartucce di carta già pronte che si distruggevano dopo il tiro, e l’operazione di ricarica era davvero rapida e permetteva anche alle truppe militari più nuove all’uso delle armi di caricare e sparare, la diffidenza del tempo verso le novità rendeva ancora stabile l’uso delle cariche di polvere da sparo. Per questo motivo tutte le Colt del tempo, anche quelle che prevedevano il munizionamento con cartucce di tipo più moderno, permettevano anche l’uso della classica e rassicurante polvere da sparo, con cui molti si ostinavano a caricare la loro pistola, perfino la più innovativa.

(Nella foto, la sezione interna di proiettili di tipo moderno, con polvere da sparo autocontenuta)

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