Le bombolette spray per autodifesa, anche dette bombolette antiaggressione, sono basate sull’utilizzo del gas OC, gas contenente oleoresin capsicum. Il principio attivo nella sostanza che viene nebulizzata è la capsaicina, che per l’appunto viene prodotta attraverso i frutti di piante del genere Capsicum, tra cui il peperoncino. In Italia fino a poco tempo fa le bombolette spray per autodifesa erano considerate armi proprie, ma dal maggio 2011 il ministero dell’interno ne ha liberalizzato tanto l’acquisto, quanto la detenzione e il porto in pubblico per le bombolette le cui caratteristiche rientrano nei parametri prefissati dalla legge.
Le bombolette spray antiaggressione utilizzano un composto a base di peperoncino, come è noto, che si ottiene con la macerazione dei migliori frutti della pianta. La capsaicina, viene estratta con l’uso di solventi quali l’etanolo. Attraverso vari processi si arriva ad ottenere prima una resina, poi una soluzione acquosa e infine uno spray.
Se fino a poco tempo fa chi utilizzava per autodifesa bombolette al peperoncino rischiava sempre di dover poi fronteggiare accuse di possesso illegale di arma, dal 2011 la legge italiana è cambiata ed è possibile acquistare, possedere e trasportare bombolette spray per autodifesa, a patto che le bombolette abbiano queste caratteristiche: gittata massima dello spruzzo pari a 3 metri, miscela totale contenuta pari a massimo 20 ml, percentuale massima di oleoresin capsicum disciolto del 10% e concentrazione massima di capsaicini del 2,5%. E ancora, le bombolette spray devono essere vendute sigillate e provviste di sistema di sicurezza contro l’attivazione accidentale, devono riportare un’etichettatura a norma che riporti il divieto di vendita ai minori di 16 anni, il nome del produttore e dell’importatore e la sigla di sostanza di natura irritante. Infine, e naturalmente, le bombolette non devono contenere altri principi attivi oltre alla capsaicina (quindi nessun altro principio in grado di irritare, corrodere e offendere).
Tra gli effetti consecutivi all’utilizzo delle bombolette spray per autodifesa troviamo un forte senso di bruciore agli occhi e alle mucose della bocca e del naso, tosse e lacrimazione incontrollabile. Nel caso qualcuno si irritasse accidentalmente con lo spray ricordiamo che l’acqua non ha alcun effetto, mentre possono essere utili saponi e detergenti.
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