Quando la fabbrica d’armi di Samuel Colt si espanse in Europa con l’apertura di una nuova sede londinese sulle rive del Tamigi, in zona Plimco, lo dovette al modello Colt Navy 1851, pistola di medie dimensioni che spopolò non appena fu immessa sul mercato statunitense, diventando l’arma principe della Guerra di Secessione ed anche della conquista dell’intero Far West, utilizzata durante gli scontri con i nativi americani e poi, naturalmente, vista e rivista sulle pellicole cinematografiche inneggianti a quel periodo.
La fabbrica della località Plimco nacque con l’intento di diffondere la Navy anche sul mercato europeo, intento naturalmente coronato dal successo immediato, ed in seguito questa “filiale” continuò a produrre anche numerosi altri modelli di casa Colt, espandendo così il mercato del marchio di fabbrica oltre oceano, ed in tutto il mondo. Fu questa azzeccata scelta strategica a determinare la svolta del marchio Colt, e a decretarne il successo che dura quasi incontrastato fino ai giorni nostri.
Gli esemplari di Colt Navy 1851 prodotti a Londra, come si usa fare, furono leggermente variati rispetto al modello originale prodotto negli Stati Uniti. Cambiava l’estetica, ma la sostanza rimase la stessa. La scritta impressa sulla canna subì alcune opportune variazioni, e anche qualche blando aspetto tecnico era stato modificato, per dare un tocco di novità al lancio della Navy londinese. Il ponticello del grilletto era più resistente perché realizzato in acciaio anziché in ottone come per il modello classico. Era inoltre di forma più squadrata, e di dimensioni leggermente più grandi.
La Colt Navy londinese ebbe immediatamente un tale successo che addirittura, già nel 1851, presso la mostra del Crystal Palace i modelli di punta dell’esposizione furono la colt Navy e la Colt Pockett, pistola precedente e dalle dimensioni molto ridotte.
(Nella foto, un’immagine della Colt London Navy 1851)